Angelo Duro e le tasse non pagate per 150 mila euro: “evadere per una cifra così ridicola? Non sono un pezzente”
Angelo Duro contro tutti: "Altro che evasione, io faccio beneficenza allo Stato". E lancia il suo film con sarcasmo letale.
Quando non provoca il pubblico dal palco, Angelo Duro riesce comunque a far parlare di sé. Stavolta però non c’entra una battuta sopra le righe, ma un’indagine della Procura di Roma. Il comico palermitano è finito sotto accusa per una presunta evasione fiscale da 150.000 euro. Secondo quanto emerso, nel 2023 non avrebbe versato quanto dovuto allo Stato.
Angelo Duro accusato di evasione fiscale: la replica del comicio siciliano
Tutto sarebbe partito da una verifica incrociata sui redditi. Duro, inizialmente inquadrato con le agevolazioni previste per chi ha una partita Iva “leggera”, avrebbe superato il tetto massimo di guadagno. A quel punto, invece di salire di livello e affrontare la tassazione più tosta, avrebbe scelto un’altra strada: aprire una società, aggirando – secondo l’accusa – le regole del gioco. Ed ecco allora meno tasse da pagare. Un’operazione che per chi indaga sa tanto di scorciatoia furba. Per il suo team legale, invece, si tratta di una scelta incauta, anziché di una truffa pianificata.
E Duro? Come da copione, l’ha presa a modo suo: senza filtri. In un post social, ha risposto con tono provocatorio: “Io, evasore per una cifra così ridicola? Ma mi avete preso per uno spiantato?”. E ha aggiunto: “Le tasse le ho sempre pagate. Se mai decidessi di fregare il fisco, lo farei sul serio, mica per spiccioli”.
E siccome il tempismo è tutto, ne ha approfittato per lanciare il suo nuovo film in streaming, con una battuta delle sue: “Offro una serata d’evasione”. Il doppio senso è voluto, ovvio. Insomma, tra accusa e difesa, resta una certezza: Angelo Duro anche stavolta non si piega. Né alla polemica, né alla prudenza. La questione si risolverà a breve o siamo appena all’inizio?