Amore a prima svista: la controfigura di Gwyneth Paltrow rivela che il film l’ha quasi distrutta

L'attrice riflette sui suoi contrastanti sentimenti riguardo all'essere stata scelta per la commedia del 2001 con Jack Black.

La controfigura di Gwyneth Paltrow in Amore a prima svista ha rilasciato una rara intervista in cui ha riflettuto sull’impatto di essere la controfigura della star di Hollywood nella celebre commedia del 2001 con Jack Black.

Il film vede Hal (Black), un uomo superficiale ossessionato dall’uscire con donne stereotipicamente belle, che viene indotto per magia a vedere solo la bellezza interiore delle persone. Finisce per innamorarsi di Rosemary (Paltrow), ignaro che lei appare molto diversa da come se la immagina.

Ivy Snitzer, che è stata la controfigura in quelle scene in cui Gwyneth Paltrow avrebbe altrimenti indossato una tuta da 25 chili e delle protesi, è stata scelta per i primi piani del corpo, delle cosce e delle braccia del personaggio di Rosemary. Paltrow ha alternato scene con indosso la tuta e altre senza, quest’ultime per mostrare come Hal vede Rosemary mentre è sotto l’influenza dell’incantesimo.

In un’intervista con The Guardian, Snitzer ha spiegato che, all’epoca, aveva sottovalutato il numero di persone che avrebbero visto il suo corpo sullo schermo, e sull’effetto che questo avrebbe avuto sulla sua salute mentale e fisica. Non avevo pensato che il film sarebbe stato visto da milioni di persone. Era come se gli aspetti peggiori dell’essere grassi fossero stati amplificati. E nessuno mi diceva che ero divertente. Non è la cosa peggiore al mondo essere grassi. Mi sono davvero spaventata. Ho creduto di non voler fare l’attrice. Volevo solo far ridere la gente, non renderla triste”.

Amore a prima svista

Snitzer ha aggiunto che “tra tutte le persone grasse del mondo che avrebbero potuto assumere per quel lavoro, hanno assunto me, a causa della mia personalità”. “Prima dovevo lottare davvero duramente per essere vista come una personalità e non solo come la mia taglia. Non ero pienamente positiva verso il corpo, ma in realtà me lo facevo andare bene perché pensavo ‘Sono divertente, vado bene così!’ Odiavo il mio corpo, come avrei dovuto. Ho mangiato molte insalate. Avevo disturbi alimentari e ne ero molto orgogliosa.

L’attrice ha però specificato che il film in sé non l’ha fatta sentire in colpa con se stessa. “Alcune persone hanno iniziato a dirmi che probabilmente avrei dovuto sentirmi male con me stessa. Volevo essere piccola e non essere vista. Sono sicura che il pensiero fosse lì, ma non ricordo di averci mai pensato consapevolmente. Ho sempre avuto la mia personalità. Ho sempre avuto una personalità in questo corpo”.