Amanda Seyfried e il sogno mancato: “Sei provini, anni di impegno… ma niente”
Amanda Seyfried ha deciso di raccontare fino a che punto si era spinta per ottenere questo ruolo molto ambito
Amanda Seyfried non è nuova alle confessioni sincere, e stavolta ha deciso di raccontare fino a che punto si era spinta per ottenere il ruolo della dolce (ma impegnativa) Glinda nell’adattamento cinematografico di Wicked. Spoiler: ha fatto sei provini. Sì, sei. E no, non è andata come sperava.
Parlando al podcast In the Envelope di Backstage, l’attrice ha ricordato quanto fosse determinata: “Ho fatto un provino circa sei volte per Wicked… Volevo che fosse perfetto. Mi piaceva tantissimo. Mi ci sono buttata, anche se avevo a malapena il tempo. Ho lavorato su quella musica per anni. Mi sono fatta il culo.”

Per Seyfried, l’audizione non era solo un tentativo professionale. Era una sfida con se stessa. “Sono competitiva… con me stessa, in modo sano”, ha detto. E su come affronta le audizioni: “C’è qualcosa di bello nell’essere messi alla prova. Se hai davvero il talento, lo dimostri. E la cosa più utile che puoi fare è essere te stesso, invece di recitare un mucchio di stronzate”.
Nonostante l’impegno, il ruolo di Glinda è andato ad Ariana Grande, che — per rincarare la dose — si è anche portata a casa una nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista. Seyfried, comunque, ha preso la cosa con filosofia, dichiarando di aver adorato il film e che tutto è andato come doveva: “È una stravaganza, e [Ariana] è perfetta in quel tipo di spettacolo. I miei figli ascoltano la colonna sonora in loop. È andata così. Nessun rimpianto.”
In realtà, quella di Wicked è diventata una sorta di missione di redenzione per Amanda, dopo l’esperienza non proprio esaltante in Les Misérables. “Ho odiato la mia voce in quel film. Per questo volevo dimostrare a me stessa quanto fossi cresciuta come cantante.” Nel 2022 aveva persino detto: “Sogno ancora di fare quell’audizione per Wicked. Era importante per me, volevo far vedere quanto fossi migliorata.”
Seyfried è nota per la sua onestà anche quando si tratta di ruoli rifiutati. Nel podcast Happy Sad Confused, ha raccontato che la Marvel le aveva offerto il ruolo di Gamora in Guardiani della Galassia. Lei ha detto no. Perché? “Pensavo che sarebbe stato il primo fiasco della Marvel. C’era un albero che parlava, un procione armato… ho pensato: ‘questa è la fine della mia carriera, io e Chris Pratt finiremo nel dimenticatoio’.” Spoiler: aveva torto. Il film ha incassato 773 milioni di dollari e l’albero e il procione sono diventati icone. A interpretare Gamora è stata poi Zoe Saldaña. “Non è che sia stata coraggiosa, ero solo troppo spaventata”, ha ammesso Amanda con autoironia.