Alberto Sordi Secret: a Igor Righetti il Premio Anna Magnani, “Mio cugino gattaro per amore di Nannarella”
Il giornalista e autore Rai Igor Righetti è stato insignito del Premio Anna Magnani alla Casa del Cinema di Roma per il suo docufilm Alberto Sordi secret, il primo lavoro audiovisivo a raccontare la dimensione privata dell’indimenticabile attore romano. Distribuito anche in inglese e spagnolo, il film ha già ottenuto 14 premi internazionali, conquistando pubblico e critica in tutto il mondo.
Durante la cerimonia, Righetti – cugino di Sordi – ha svelato un aneddoto tenero e inedito: “Alberto e Anna Magnani, di notte, andavano a dare da mangiare ai gatti randagi di Torre Argentina. Lui, che adorava cani e cavalli, si trasformò in un ‘gattaro’ per amore dell’amica. Era segretamente innamorato di Nannarella”, ha raccontato, rievocando una Roma notturna e affettuosa fatta di gesti semplici e profondi legami.
Alberto Sordi secret: tra memoria privata e documento collettivo

Il film, scritto e diretto da Righetti, è tratto dal libro Alberto Sordi segreto (edito da Rubbettino, con prefazione del critico Gianni Canova), oggi alla sua undicesima ristampa. La produzione è firmata da Massimiliano Filippini per CameraWorks, con la fotografia di Gianni Mammolotti, le musiche di Maria Sicari e i costumi di Stefano Giovani.
La narrazione si sviluppa su due piani: una parte fiction in bianco e nero ambientata tra gli anni Venti e Trenta, con interpreti come Fioretta Mari, Maurizio Mattioli, Emanuela Aureli, Enzo Salvi, e una sezione documentaristica arricchita da materiali d’archivio dell’Istituto Luce e fotografie inedite della famiglia Righetti.
Il lato “animalista” di Alberto Sordi
Uno degli aspetti più toccanti del docufilm è l’amore incondizionato di Sordi per gli animali. “Ha avuto 18 cani, meticci e di razza, spesso trovati davanti al cancello della sua villa. Quando morivano, li seppelliva nel giardino e piantava una rosa su ogni tomba”, ha ricordato Righetti. “Diceva sempre: chi fa del male a un animale, lo farà anche a un uomo”.
Righetti ha sottolineato l’importanza di continuare a valorizzare le icone del nostro cinema: “Sordi diceva che si muore davvero solo quando si viene dimenticati. Premi come questo o l’Alberto Sordi Family Award, che organizzo da otto anni, servono a mantenere viva la memoria culturale di chi ha reso grande l’Italia nel mondo”.
Con il successo di Alberto Sordi secret, il pubblico riscopre non solo un artista immenso, ma anche un uomo sensibile, generoso e legato ai piccoli gesti. Un racconto autentico, tra affetti, passioni e… gatti.