Alain Delon: il figlio minore denuncia i fratelli per l’eredità
Alain-Fabien ha avviato un’azione legale contro i fratelli Anthony e Anouchka per ottenere l’annullamento del secondo testamento dell’attore.
La disputa sull’eredità di Alain Delon, scomparso il 18 agosto 2024 a 88 anni, si accende. Il terzo figlio dell’attore, Alain-Fabien, ha avviato un’azione legale contro i fratelli Anthony e Anouchka per ottenere l’annullamento del secondo testamento dell’attore, che designa come unica erede universale la figlia Anouchka. Secondo quanto riportato da Le Monde, il 31enne Alain-Fabien sostiene di avere in mano documenti medici inediti che dimostrerebbero come, al momento della firma del testamento a Ginevra, Delon non fosse più in grado di intendere e di volere.

Il primo testamento dell’attore, datato 2015, divideva il patrimonio – stimato in diverse decine di milioni di euro – in tre parti: il 50% ad Anouchka e il restante equamente suddiviso tra i due figli maschi. Nel secondo, invece, l’intera eredità è destinata solo alla figlia 34enne, modificando radicalmente gli equilibri familiari. Nonostante Anthony, primogenito 60enne, non risulti beneficiario del nuovo documento, è stato comunque citato in giudizio insieme ad Anouchka: la legge, infatti, prevede che l’azione debba riguardare tutti gli eredi e gli esecutori testamentari.
La causa non riguarda soltanto il testamento: Alain-Fabien chiede anche l’annullamento di una donazione del 2023 che assegna ad Anouchka il 51% di Adid (Alain Delon International Distribution), la società che gestisce il marchio e i diritti d’immagine dell’attore. A rafforzare la posizione del figlio minore ci sarebbe una sentenza del 2024 – pochi mesi prima della morte di Delon – che aveva stabilito una misura di “tutela rafforzata” a causa di disturbi cognitivi che compromettevano la capacità di esprimere volontà consapevoli. A questo si aggiungono nuovi rapporti medici, ricevuti solo di recente da Alain-Fabien, relativi allo stato di salute del padre dal 2019 in poi, fino ad oggi rimasti nelle mani del medico curante. La prima udienza civile è fissata per il 9 marzo 2026 presso il tribunale di Parigi.