Addio al regista Mirko Locatelli, fra i suoi primi film Il primo giorno d’inverno e I corpi estranei
Il mondo del cinema italiano piange Mirko Locatelli, regista milanese scomparso il 1 giugno a Casorzo Monferrato (Asti) dopo una breve malattia. Nato il 22 ottobre 1974, Locatelli è stato una figura eclettica e instancabile del panorama cinematografico contemporaneo, capace di affrontare con delicatezza e profondità temi come la disabilità, l’adolescenza e l’emarginazione.
Negli ultimi anni viveva in Piemonte, nell’Astigiano, dove aveva dato vita a una vera e propria factory creativa: un luogo d’incontro e scambio per attori, registi e professionisti del settore, sia per lavoro che per amicizia. Proprio lì stava per iniziare le riprese del suo nuovo film, un progetto che, purtroppo, non vedrà la luce.

Colpito da un grave incidente stradale in adolescenza che lo aveva reso tetraplegico, Locatelli ha affrontato la vita con una forza straordinaria. Dopo gli studi umanistici all’Università degli Studi di Milano, si era inizialmente avvicinato al giornalismo, collaborando con Vivimilano del Corriere della Sera. Ma è nel cinema che trova la sua voce più autentica, iniziando la sua attività nel 2002.
Nel 2008 firma il suo primo lungometraggio, Il primo giorno d’inverno, presentato nella sezione Orizzonti alla 65ª Mostra del Cinema di Venezia. Un’opera asciutta e intensa, che già mette in luce la sua capacità di esplorare l’interiorità dei personaggi con sguardo partecipe e mai giudicante. Nel 2013 fonda la casa di produzione Strani Film e realizza I corpi estranei, interpretato da Filippo Timi. Il film, scritto insieme alla sua compagna e collaboratrice storica Giuditta Tarantelli, affronta con profondo realismo il tema della malattia in ambito pediatrico, segnando un nuovo importante capitolo della sua filmografia.
Nel 2018 arriva Isabelle, con Ariane Ascaride protagonista: presentato in anteprima mondiale al Montreal World Film Festival, ottiene il premio per la Miglior Sceneggiatura. Quattro anni dopo, nel 2022, presenta La memoria del mondo al Torino Film Festival, nella sezione Nuovi Mondi, con Fabrizio Falco nel ruolo principale. Insieme a Tarantelli, aveva anche fondato Officina Film, casa di produzione votata al cinema indipendente e di ricerca, sempre attento a tematiche sociali e umane spesso trascurate dal mainstream.