Addio a Renato Casaro, il maestro delle locandine che hanno fatto la storia del cinema

Casaro è stato l’autore dei manifesti di alcuni dei titoli più iconici della storia del cinema, dagli spaghetti western di Sergio Leone a grandi produzioni hollywoodiane.

Si è spento a 89 anni Renato Casaro, uno dei più grandi illustratori di manifesti cinematografici del Novecento. Nato a Treviso nel 1935, è morto lunedì sera nell’ospedale della sua città natale, dove era stato ricoverato per una broncopolmonite. Con il suo talento ha contribuito a definire l’immaginario visivo di intere generazioni di spettatori, trasformando semplici locandine in opere d’arte riconoscibili in tutto il mondo.

Renato Casaro cinematographe.it

Casaro è stato l’autore dei manifesti di alcuni dei titoli più iconici della storia del cinema, dagli spaghetti western di Sergio Leone a grandi produzioni hollywoodiane. Indimenticabili i suoi lavori per Per un pugno di dollari (1964), Il mio nome è Nessuno (1973) e C’era una volta in America (1984), capaci di racchiudere in un singolo sguardo o gesto tutta la tensione e il fascino dei film che rappresentavano. Negli anni Ottanta e Novanta ha firmato i poster di pellicole come Conan il barbaro, Rambo, Terminator 2 – Il giorno del giudizio, True Lies, contribuendo alla costruzione dell’iconografia eroica di Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone.

La sua carriera cominciò in modo quasi artigianale: da adolescente disegnava sui muri del cinema Garibaldi in cambio di biglietti, poi lavorò come apprendista litografo e illustratore, fino ad aprire il suo studio a soli 21 anni. Con l’esplosione dello spaghetti western realizzava oltre cento manifesti all’anno, raggiungendo fama internazionale nel 1966 con The Bible in the Beginning… di John Huston, che segnò l’inizio della lunga collaborazione con Dino De Laurentiis.

Per Casaro la chiave di un manifesto di successo era “catturare l’essenziale: quel momento, quello sguardo, quell’atteggiamento che condensano l’intera storia”. Una lezione di sintesi e immaginazione che gli permise di lavorare con registi come Luc Besson, Bernardo Bertolucci, David Lynch e Rob Reiner, lasciando un segno indelebile nella cultura cinematografica mondiale. Nel 2020 uscì L’ultimo uomo che dipinse il cinema, diretto da Walter Bencini, un docufilm interamente dedicato alle opere di Renato Casaro, con la partecipazione di personaggi illustri come Dario Argento, Carlo Verdone, Enrico Vanzina, Federico Mauro e Aurelio De Laurentiis.

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