Addio a Les Dilley, scenografo di Star Wars e Indiana Jones
Premio Oscar, è morto a 84 anni per complicazioni legate all’Alzheimer.
Les Dilley, celebre scenografo e direttore artistico britannico vincitore di un Oscar, è morto il 20 maggio all’età di 84 anni per complicazioni dovute al morbo di Alzheimer. Lo ha annunciato la famiglia con un messaggio: “L’eredità di Les vive nei tanti film iconici a cui ha dato vita nel corso di oltre sessant’anni, e nella casa di famiglia che ha costruito lui stesso come omaggio al suo mestiere. Amava profondamente il cinema e ha mantenuto quella passione fino alla fine. Quando non era sui set, si dedicava con entusiasmo alla falegnameria, all’hockey su ghiaccio e a una buona tazza di tè. Oltre alla sua leggendaria etica del lavoro e all’umorismo tipicamente britannico, è stato un marito, padre, nonno e amico affettuoso. Ci mancherà moltissimo.”
Nel corso della sua carriera, Dilley ha lavorato a oltre 100 progetti per il cinema e la televisione. Tra i suoi contributi più noti spiccano I predatori dell’arca perduta e Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza, per cui vinse l’Oscar alla miglior scenografia. Collaborò con registi del calibro di George Lucas, Steven Spielberg, James Cameron, Ridley Scott, Irvin Kershner, John Landis e Mimi Leder.

Ricevette altre nomination all’Oscar per Alien, L’Impero colpisce ancora e The Abyss. Nel 2020 fu insignito anche di un BAFTA per il suo impatto sul cinema britannico. Nato l’11 luglio 1941 nella Rhondda Valley, nel Galles del Sud, Dilley si trasferì a Londra nel secondo dopoguerra. A soli 15 anni iniziò un apprendistato come intonacatore e muratore per l’Associated British Picture Corporation, mentre studiava architettura e costruzioni al Willesden Technical College. Il suo debutto nel cinema avvenne a 23 anni come stuccatore in Agente 007 – Dalla Russia con amore. In seguito, scalò rapidamente i ranghi del reparto artistico lavorando a film come Kelly’s Heroes e Jesus Christ Superstar.
Nel 1973 firmò come direttore artistico I tre moschettieri di Richard Lester, entrando poi nel team britannico di Star Wars, dove contribuì a definire lo stile visivo della saga accanto a John Barry, Norman Reynolds e Roger Christian. Negli anni successivi, Dilley fu determinante nella costruzione dell’immaginario visivo di capolavori come Superman, Alien, Un lupo mannaro americano a Londra, Mai dire mai, Legend e L’Impero colpisce ancora. Trasferitosi a Hollywood nel 1985, firmò la scenografia di numerosi blockbuster, tra cui The Abyss di James Cameron, The Exorcist III, Casper, Inspector Gadget, Deep Impact e Men of Honor. Negli anni ’90 ampliò la sua attività dirigendo anche alcune seconde unità in film come Honey, I Blew Up the Kid, Diabolique, Pay It Forward e Cold Creek Manor.