Adam Pearson protagonista di The Elephant Man: “come difensore dei diritti dei disabili e attore, non riesco a pensare a un onore più grande”
L’adattamento è firmato da Moby Pomerance, figlio del drammaturgo
Adam Pearson interpreterà Joseph Merrick nel nuovo adattamento cinematografico dell’opera teatrale The Elephant Man di Bernard Pomerance. Il film, previsto per le riprese nella primavera del 2026, sarà il primo a vedere un attore con disabilità nei panni del celebre protagonista.
Adam Pearson protagonista di The Elephant Man: cosa ne pensa l’attore

L’adattamento è firmato da Moby Pomerance, figlio del drammaturgo. La storia, basata sui diari del Dr. Frederick Treves, segue gli anni che Merrick trascorse al London Hospital. L’opera teatrale originale, che debuttò a Londra nel 1977 prima di approdare a Broadway, divenne famosa anche per la frase “Io sono l’Uomo Elefante”, che ricevette risonanza mondiale attraverso le lettere inviate all’autore da persone che si identificavano nella vicenda di Merrick.
Adam Pearson, già noto per la sua interpretazione in A Different Man del 2024, ha parlato del profondo legame personale con la figura di Merrick, sottolineando l’evoluzione del suo rapporto con il personaggio: “Joseph Merrick è un uomo con cui ho un rapporto lungo e complesso. Dal vedere il suo nome usato come termine di scherno alla conoscenza di lui stesso nei documentari che ho presentato. È stato un percorso catartico, che mi ha portato ad amare e rispettare un uomo a cui da bambino evitavo persino di pensare.”
Nel corso degli anni, attori come Bradley Cooper, David Bowie, Billy Crudup e Mark Hamill hanno interpretato Merrick sul palco. Con questa nuova versione cinematografica, Pearson segna una svolta nella rappresentazione della disabilità, sia sullo schermo sia nell’industria cinematografica.
L’attore Adam Pearson, anche attivista per i diritti delle persone con disabilità, ha aggiunto: “Ora, come attore e attivista per i diritti delle persone con disabilità, non riesco a pensare a un onore più grande (e tuttavia a una grande responsabilità) che raccontare la vera storia di Joseph Carey Merrick.”