The Mandalorian: 5 cose da sapere di Star Wars prima di vedere la serie Disney+

La prima serie tv live action dedicata al mondo di Guerre stellari ci riporta in galassie lontane lontane. Ma quanto e cosa è necessario conoscere dell'epopea lucasiana per non restare disorientati?

Seppur svincolata dalla saga principale di Star Wars, la serie tv The Mandalorian -distribuita sulla piattaforma streaming Disney+ – necessita di alcune conoscenze pregresse per meglio apprezzare le avventure del misterioso cacciatore di taglie protagonista, la sua origine e lo sterminato universo in cui si muove a bordo della sua nave spaziale, la Razor Crest.

Nulla che il fan della prima ora di Guerre stellari non conosca, ovviamente; ma l’obiettivo dei vari spin-off del franchise ufficiale (al momento Rogue One e Solo, oltre a The Mandalorian) è – perlomeno sulla carta – anche quello di attrarre nuovi adepti al culto della Forza, permettendogli così di avvicinarsi all’epopea non dalla porta principale della grande storia degli Skywalker ma da quella, apparentemente meno importante, delle vicende “accessorie” degli altri personaggi. Prima di approcciarsi a The Mandalorian, dunque, cosa è necessario sapere?

Ambientato tra Impero Galattico e Primo Ordine

The Mandalorian, Cinematographe.itAnzitutto, il tempo: le vicende di The Mandalorian si svolgono circa 5 anni dopo quelle del film Il ritorno dello Jedi e 25 prima di quelle di Il risveglio della Forza. Siamo di fronte, quindi, a una sorta di Episodio 6 ½, anche se chissà quanti altri prodotti verranno realizzati nei prossimi anni per coprire questo arco temporale “mancante”. Da un lato è caduto l’Impero Galattico, grazie all’attacco lanciato dai Ribelli contro la Morte Nera e contro l’imperatore; dall’altro, però, si stanno gettando le basi per la creazione del regno di terrore del Primo Ordine.

E il compito primario di The Mandalorian – rinnovato per una seconda stagione che dovrebbe vedere la luce a fine 2020, salvo imprevisti – dovrebbe essere proprio quello di spiegare i motivi che hanno spezzato l’apparentemente solida e duratura pace, considerando che Episodio VII prende le mosse a tracollo già avvenuto. In questa “zona franca” e in questa forbice si muove il cavaliere solitario Mando, poco interessato alla salvaguardia dell’universo e – almeno inizialmente – molto concentrato sulla sua sopravvivenza.

Tatooine, il pianeta natale della famiglia Skywalker

The Mandalorian, Cinematographe.itTrattandosi di un cavallo sciolto al soldo del migliore Cliente offerente e delle taglie più ricche, il mandaloriano protagonista attraversa la galassia sulla sua astronave approdando su svariati pianeti più o meno accoglienti. Tutti luoghi a noi sconosciuti: Nevarro, su cui incontra il leader della Gilda dei cacciatori di taglie Greef Karga per ricevere nuove consegne; Arvala-7, in cui andrà a recuperare la preziosa ricompensa che stravolgerà la sua routine; Sorgan, pacifica oasi abitata da pescatori.

L’unico corpo celeste destinato a provocare un sussulto e un tuffo al cuore è il desertico Tatooine, il pianeta natale della famiglia Skywalker, dove nacquero Shmi Skywalker e probabilmente anche Anakin Skywalker e dove crebbe Luke Skywalker. All’interno della saga viene menzionato molto spesso, al punto da essere divenuto iconico. Tatooine è presente nella trilogia classica e nella trilogia prequel, mentre per quanto riguarda i nuovi film Disney viene raggiunto solo nell’ultimo capitolo, L’ascesa di Skywalker.

Jango, Boba e gli altri cacciatori di taglie mandaloriani

The Mandalorian, Cinematographe.it
La figura del pistolero senza macchia e senza paura, pericolosissimo proprio perché libero da affiliazioni e da una moralità canonica non è una novità. Prima di lui ci sono stati altri guerrieri, e sono stati molto amati dai fan: su tutti Boba Fett e Jango Fett. Essere mandaloriani significa aderire a un culto, come una vera e propria religione, che si basa sui concetti di battaglia e guerra visti come fonte di onore e orgoglio nella comunità. Possiedono una loro lingua, una loro base operativa e una loro cultura.

Incontriamo Boba negli Episodi IV, V e VI, soldato al soldo di Darth Vader e Jabba the Hutt. È però in Star Wars II (L’attacco dei cloni) che conosceremo in tutto e per tutto la sua storia, legata a doppio filo a quella di Jango Fett, a sua volta asservito al potere oscuro del Conte Dooku. È anche per questo che Mando (non un nome reale ma un nomignolo, e chissà che lo svelamento della sua identità in futuro non ci regali qualche sorpresa) viene spesso guardato con diffidenza o paura: non è mai dato sapere a quale fazione appartenga.

Chi è Yoda e perché è importante anche in The Mandalorian?

The Mandalorian, Cinematographe.itChe siate o meno amanti del mondo Star Wars, è impossibile non abbiate mai sentito parlare di Yoda, uno dei personaggi più amati dell’intero franchise. Yoda è – a dispetto della statura – uno dei Grandi Maestri dell’Ordine Jedi, oltre che un alto generale dell’armata dei cloni. Saggio, esperto e anche decisamente ironico, Yoda (membro di una specie aliena rimasta sconosciuta) conosce e usa la Forza, ha addestrato in oltre 800 anni tutti i giovani Iniziati Jedi e, soprattutto, ha formato Luke Skywalker sul pianeta Dagobah in L’impero colpisce ancora.

Perché parlare di lui? Perché, in un modo o nell’altro, è importante anche in The Mandalorian. Impossibile infatti in questi mesi non aver avuto a che fare con una foto, un meme o una gif del piccolo Baby Yoda, soprannominato così dal pubblico dopo la sua prima apparizione. Di Baby Yoda (o, per meglio dire, del Bambino) sappiamo molto poco: che si tratta di un neonato, che non può essere per questioni temporali lo Yoda originale e che si tratta di un carico estremamente prezioso da proteggere con grande attenzione.

Che la Forza sia sempre con noi

Campo di energia spirituale generato da tutti gli esseri viventi, la Forza rappresenta una sorta di summa di tutte le religioni mondiali. Tra misticismo e fumetto, questo potere è diventato un mantra (“Che la Forza sia con te”) all’interno e al di fuori della saga, per generazioni di spettatori. Un dono ben presente sia nella trilogia originale che nella trilogia prequel, nella sua doppia accezione: il lato chiaro, animato da ideali di altruismo e bontà; e il lato oscuro, composto da rabbia e odio.

Per quanto riguarda i tre episodi Disney, ci troviamo di fronte ad una novità: la Forza è un lontano ricordo. Non esistono più né i Jedi né i Sith, e i racconti riguardanti questa dote straordinaria vengono tramandati di padre in figlio come qualcosa di leggendario. Fino all’arrivo di Rey che, per rifarci al titolo dell’Episodio VII, risveglierà la Forza sopita nell’universo. Anche da The Mandalorian però è lecito aspettarsi un importante contributo relativo alla Forza e alla sua presenza. Perché, come direbbe Obi-Wan Kenobi, la Forza “ci circonda, ci penetra, mantiene unita tutta la galassia”.