Stranger Things 4 e quel brano di Kate Bush di nuovo in vetta alle classifiche: un caso più unico che raro!

La quarta stagione di Stranger Things, oltre ad essere la più vista di sempre, è protagonista di un fenomeno musicale mai accaduto prima.

La quarta stagione di Stranger Things, caratterizzata da colpi di scena, momenti di suspence e tinte horror, serie tv Netflix più vista di sempre, dal suo debutto, non smette di essere uno dei prodotti streaming più chiacchierati sui social e i media internazionali. Il quarto capitolo è stato infatti in parte una sorpresa: pur cambiando nettamente registro questa parte di Stranger Things torna ad entusiasmare fan e pubblico, diversa dalla prima e dalla seconda e nettamente superiore alla terza che, seppur vista da molti utenti, aveva in parte deluso i più appassionati. Oltre ad elementi da teen drama, un’atmosfera spesso cupa e ricca di effetti visivi senza precedenti nello show, Stranger Things ha introdotto nuovi personaggi che hanno assunto ruoli fondamentali, basti pensare all’attore Joseph Quinn nei panni d Eddie Munson, a Tom Wlaschiha nel ruolo di Dimitri e a Jamie Campbell Bower che interpreta Peter Ballard alias Henry Creel, 001 e Vecna. Ma c’è qualcos’altro per cui questa quarta stagione di Stranger Things è da definirsi un fenomeno mai visto.

L’importanza della colonna sonora di Stranger Things

La colonna sonora, ricca di successi anni ’80, riconoscibili dai nostalgici dell’epoca e nuovi brani per i giovanissimi degli anni 2000 è sempre stato un elemento di punta dello show. Basti pensare a Should I Stay or Should I go, tornata in auge dopo un doppio valore assunto nei primi due capitolo della serie tv. La musica questa volta raggiunge però un’importanza maggiore. Nancy e Robin scoprono, dopo la visita a Creel, che la musica ha rappresentato un elemento salvifico negli attacchi di Vecna. Ecco che, come già successo nella seconda stagione, i fratelli Duffer tornano a suggerire, tra le righe, l’importanza della musica. È proprio la musica, che dagli anni ’60 agli anni ’80 visse un periodo d’oro negli Stati Uniti quanto in Europa, che salva il personaggio di Max, dal diventare la terza vittima di Vecna. Una puntata e una scena dove si teme davvero per la vita di Max, che sembra a un passo da una morte atroce. Ma un brano, il preferito del personaggio, riesce a farla tornare dal sottosopra, a farla sfuggire a Vecna, e a farle riabbracciare i suoi amici. Max è apparentemente l’unica sopravvissuta alla furia di Vecna, almeno per questi 7 episodi. Il brano in questione risale a ben 37 anni fa: Running Up That Hill è infatti uscito nel 1985, composto, interpretato e prodotto da Kate Bush.

Cantautrice, musicista, ballerina e produttrice discografica britannica, Kate Bush, classe 1958 è considerata una delle più eccentriche, talentuose e pagate artiste del Regno Unito. Un nome conosciuto negli anni ’70 e ’80, quando era in cima alle hit nazionali. Kate Bush è però tornata oggi, nel 2022, a stabilire un record: è attualmente l’artista femminile prima in classifica con Running Up That Hill brano più ascoltato in tutto il mondo. Nel Regno Unito sono 3 settimane che la canzone di Kate Bush è la più ascoltata su Spotify e negli Stati Uniti lo è stata per 2 settimane, conquistato il primo posto anche in Francia, Germania, Belgio, Svezia e Australia. Non si tratta di certo di un’eccezione, spesso film e serie tv danno modo a un brano di arrivare maggiormente al grande pubblico o di far conoscere testi del passato alle nuove generazioni. Ma quando la canzone in questione è uscita 30 anni prima, allora questa volta si tratta di un caso più unico che raro. Successe solo negli anni ’90 quando la pellicola Ghost rese Uchained Melody, uscita negli anni ’50, una delle canzoni più commoventi al mondo e che rimanda subito al film, e nel 1992 con Bohemian Rhapsody, anno 1975, tra i brani della colonna sonora del film Fusi di testa.

Generi intramontabili

Stranger Things

Quello che è però da sottolineare è che non si tratta solo della popolarità di Stranger Things che riesce comunque a scegliere un brano particolare. Running Up That Hill è sempre stato definito di un genere indefinito, tra influenze synth-pop e art-rock, considerato innovativo per l’epoca e ancora oggi atipico. I giovanissimi appassionati di Stranger Things potrebbero così aver visto la canzone come un brano anomalo e al tempo stesso affascinante, credendo si trattasse di una melodia tipicamente anni ’80, quando già negli ’80 non apparteneva a un unico stile e se ne parlava come di un ritmo capace di anticipare il futuro. Un altro elemento per questo rilancio di Running Up That Hill che ha dato vita alla definizione di “fenomeno Kate Bush”, è da rintracciarsi nei tempi. Quando in passato un film rivitalizzava con una colonna sonora brani del passato, per riuscire a risentire o a scoprire quale fosse il titolo o l’artista, bisognava comprare il cd o ricorrere alla memoria di chi quella canzone l’aveva sentita anni prima da giovane. Oggi, nell’era dello streaming, da Shazam, a ITunes, fino a Spotify e YouTube e alla semplice possibilità di rivedere la puntata e intercettare di che canzone si tratti, bastano pochi secondi per rintracciare un brano.

Stranger Things è comunque famosa per scegliere canzoni che rimangono poi nell’immaginario collettivo dei telespettatori. La tanto criticata terza stagione è stata quella dove Dustin e Suzie cantano a distanza The NeverEnding Story, una delle clip su YouTube più viste all’uscita della serie nel 2019. La canzone, anno 1984, di Giorgio Moroder era stata interpreta da Limahl per il film La storia infinita, ma è poi con Stranger Things, figlia del suo tempo nonostante l’ambientazione anni ’80, che la canzone ha avuto il suo degno incremento su Spotify. Ma il fenomeno Kate Bush è impressionante per il numero di ascolti che sfiorano i 150 milioni in 3 settimane che Running Up That Hill è riuscita a totalizzare. Ma tornando alle ragioni dietro questo nuovo successo c’è anche la scelta dei fratelli Duffer di quando inserire la canzone. È forse uno dei momenti più cupi, tristi e ricchi di suspence dello show, indelebile nella mente di fan e pubblico quasi quanto, per ragioni diverse, lo può essere la scoperta di 001 nel settimo episodio. Quello di Max, durante tutto l’episodio, sembra un vero e proprio cammino verso una morte certa: nessuno è sopravvissuto, nessuno sa come fermare Vecna né esattamente casa succeda alle vittime prima che vengano cavati loro gli occhi e rotti gli arti superiori e inferiori.

Stranger Things riscopre i successi del passato

Stranger Things

Per quanto Stranger Things non avrebbe mai potuto uccidere il personaggio di Max, è la voce di Kate Bush a salvarla davvero, è la musica, le note e le parole di Running Up That Hill a riportarla da Dustin, Lucas ed Erika. Si tratta anche di una lunga scena nel Sottosopra al cospetto di Vecna, dove per la prima volta si vede cosa fa alle sue vittime quando si alzano in aria e appaiono in uno stato di trance. Max corre, in uno spaventoso Sottosopra mentre Vecna cerca in qualche modo di colpirla e lei, in una corsa verso la vita, fugge da quel terribile luogo. Tra suspence ed emozione è solo Kate Bush che riesce a salvare Max, facendola anche rendere conto che c’è ancora qualcosa per cui vale la pena vivere. Running Up That Hill era già un brano popolare, ma non aveva mai raggiunto lo status ottenuto grazie a Stranger Things che, con questo quarto capitolo, si consolida anche come uno show capace di far scoprire e riscoprire al proprio pubblico grandi successi del passato e di rompere le barriere del tempo. Per ora il fenomeno Kate Bush farà ancora molto parlare di sé e segna un punto fermo nella Storia della musica e nella Storia di Stranger Things perché, a quanto pare, sembra che passerà ancora molto tempo prima che si ripeta qualcosa del genere.

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