La sposa: la fiction Rai con Serena Rossi è ispirata a una storia vera?

La sposa si basa su una storia vera o è puro frutto della fantasia degli sceneggiatori? Scopriamolo!

Ormai Serena Rossi ci ha abituato ad eccellenti performance in film e serie tv. Tra le produzioni che la riguardano, La sposa si è aggiudicata fin da subito il favore dei telespettatori. Questo sia grazie alla bravura degli attori reclutati  sia alla convincente sceneggiatura. Quando le cose vanno di pari passi è sicuramente più semplice entrare nel cuore degli appassionati del genere. Le vicende raccontate su schermo hanno, però, sollevato anche un dubbio: La sposa attinge da una storia vera? Proprio a tale domanda cercheremo di rispondere nel prosieguo.

La sposa

Fin dal momento in cui è stata annunciata l’uscita della serie tv, regnava una forte curiosità attorno al progetto. Che è cresciuta in corso d’opera, a maggior ragione per le riconosciute qualità artistiche degli interpreti. Come da consuetudine per un prodotto così ambizioso e impegnativo, la Rai gli ha dedicato la massima vetrina, vale a dire la prima serata, sulla rete ammiraglia.

I fatti che hanno fatto da spunto per La sposa, la serie tv con protagonista Serena Rossi

Resta da capire quanto c’è di autentico nella rappresentazione. Purtroppo, non sappiamo dire con assoluta certezza se la pellicola sia o meno ispirata a un preciso fatto di cronaca. Indipendentemente da ciò, le basi attingono da un contesto sociale reale. Si ispira chiaramente al fenomeno dei matrimoni per procura, una vera e propria abitudine che ha caratterizzato parecchie unioni nei decenni scorsi.

Lo spettacolo costituisce un eccellente spunto per riflettere sugli usi e i costumi dell’epoca. Sebbene le nuove generazioni ne rimarranno stupite, cerimonie del genere erano piuttosto ricorrenti. La sposa è un pretesto per prenderne atto e rinfrescare la memoria, nel caso in cui si sia vissuto in prima persona quel periodo. La riuscita dello show dipende pure dall’onestà intellettuale nell’affrontare certi argomenti, forse scomodi, di certo illuminanti sulle tradizioni di allora.

La sposa narra la storia di Maria, una donna calabrese che per assicurare un domani migliore alla famiglia, si appresta a sposarsi per procura. L’uomo a cui si legherà sarà un agricoltore di Vicenza di nome Italo. Per un bene più grande, Maria accetta di lasciare la terra di appartenenza e cambiare completamente vita. A malincuore, si trasferirà al Nord. Non appena vi mette piede affronterà una situazione parecchio delicata. Fatica a sentirsi ben accolta e proverà nostalgia per la sua Calabria.

La sposa

Man mano comincerà, comunque, a integrarsi nella realtà dove si è ritrovata catapultata. Si innamorerà dell’uomo che ha conosciuto solamente parecchi mesi dopo le nozze e da lì in avanti inizierà a prodigarsi per l’emancipazione femminile. Dapprima consisterà in una mera questione personale, ma in seguito diventerà una causa civile. Crederà fermamente nell’esigenza di un cambiamento e così, con il proseguire incalzante degli episodi, assisteremo al riscatto sociale di Maria e alla sua meravigliosa storia d’amore.

Le speranze riposte nella fiction La sposa sono considerevoli, ciò sia per via della trama avvincente sia del cast di assoluto rispetto. Calcano, infatti, il set professionisti di primissima fascia, già scritturati in titoli di spessore. Al centro delle scene c’è Serena Rossi, una garanzia nel campo, che in curriculum vanta, peraltro, dei ruoli in Io sono mia (biografia sulla compianta Mia Martini) e Mina Settembre. Il co-protagonista risponde, invece, al nome di Giorgio Marchesi, mentre Gualtiero Burzi, Matilde Piana e Maria Sgueglia completano il cast principale.

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