Buffy l’ammazzavampiri: 5 cose che il reboot dovrebbe cambiare rispetto alla serie originale

Affinché Buffy l'ammazzavampiri possa progredire, se mai ci sarà un reboot quest'ultimo dovrebbe apportare sicuramente delle modifiche rispetto all'originale. Scopriamo quali.

Anche se sarebbe allettante continuare da dove si era interrotto l’originale Buffy l’ammazzavampiri, il reboot dello show deve essere diverso dal suo predecessore affinché possa avere successo. Ciò è particolarmente vero dato che il dramma adolescenziale soprannaturale è attualmente nel purgatorio della produzione – questo comunque non significa che il reboot non si farà. Al contrario, questa pausa forzata può dare agli sceneggiatori e allo showrunner di Buffy l’ammazzavampiri la possibilità di considerare quali aspetti essenziali dell’originale devono essere riportati nel reboot e cosa deve cambiare.

La serie originale è andata in onda dal 1997 al 2003 e ruotava attorno alle vicende della protagonista Buffy (Sarah Michelle Gellar), impegnata a sconfiggere i mostri nella sua città natale di Sunnydale insieme ai suoi amici e al suo mentore. La serie ha avuto più successo del film che lo ha preceduto, e la storia di Buffy ha continuato a crescere e svilupparsi nei fumetti. Tuttavia, non ci sono mai stati tentativi significativi nel riportare Buffy l’ammazzavampiri sullo schermo, soprattutto dopo che il film del 2010 non è riuscito a decollare, fino a quando un aggiornamento del 2018 ha annunciato che un reboot era in fase di sviluppo. Successivamente, la showrunner Monica Owusu-Breen ha annunciato che il progetto è andato in pausa nell’agosto 2022.

5 cose che il reboot di Buffy l’ammazzavampiri dovrebbe cambiare dall’originale

1. La nuova Cacciatrice deve essere diversa da Buffy nel reboot di Buffy l’ammazzavampiri

Nonostante l’attuale stato del reboot di Buffy l’ammazzavampiri, è importante riflettere su cosa dovrà essere modificato se la serie verrà riportata in vita, soprattutto se questi cambiamenti aiutano a raccogliere abbastanza entusiasmo per far avanzare la produzione. In particolare, il reboot avrà bisogno di una nuova eroina, una Cacciatrice che possa vestire i panni di Buffy senza imitarla completamente. Naturalmente, questo non significa che la nuova Cacciatrice nel reboot non possa, e non debba, incarnare un po’ dell’umorismo, dell’arguzia e della forza che Buffy e lo show originale hanno mostrato, solo che questi non possono essere i suoi unici tratti distintivi.

Anche se il reboot può mantenere l’arguzia e lo spirito dell’originale, la nuova Cacciatrice non dovrebbe sembrare una copia esatta della Buffy di Sarah Michelle Gellar. Uno dei tratti più forti del personaggio era la sua miscela di arguzia e superficialità della tipica ragazza californiana, unita a profonda lealtà e forza. Si tratta di una combinazione potente, ma se la nuova cacciatrice nel reboot fosse la stessa, potrebbe non essere abbastanza convincente da giustificare la decisione di realizzare un reboot. Al contrario, la nuova Cacciatrice ha bisogno di rappresentare diversamente il modo in cui una giovane donna scopre di dover far fronte al suo improvviso destino di Cacciatrice.

2. Il reboot di Buffy l’ammazzavampiri deve avere una rappresentazione più diversificata

Al di là del recasting della protagonista, anche il resto del cast deve essere aggiornato nel reboot. La squadra originale era uno degli aspetti più forti della serie, con la loro chimica e il loro sviluppo che bilanciavano le loro avventure con i mostri soprannaturali e gli atti eroici che affrontavano. Tuttavia, nonostante il successo del cast nella serie originale, i personaggi erano in gran parte bianchi ed etero.

Questo non vuol dire che la rappresentazione LGBTQ è stata ignorata nella serie originale, anzi il fatto che se ne sia parlato ha reso lo show rivoluzionare, né la presenza di persone di colore. C’è da considerare, però, che il pubblico è cambiato tantissimo da quando è andata in onda la serie originale e quindi il casting deve sì riflettere l’eredità dell’originale, ma anche superarlo e migliorarlo per riflettere meglio il mondo reale. Ciò significa che il reboot di Buffy l’ammazzavampiri deve diversificare il proprio gruppo principale di eroi, un sentimento che è stato approvato dalla Gellar quando ha sostenuto l’eventuale casting di Zendaya come Buffy.

3. Il reboot di Buffy l’ammazzavampiri non può iniziare con una storia d’amore drammatica

Buffy e i suoi amici non sono gli unici cambiamenti che devono essere apportati nel reboot. L’originale ritraeva spesso delle storie d’amore drammatiche tra la protagonista e un gruppo crescente di uomini nella sua vita. Il primo di questi, che ha avuto un grande impatto narrativo nello show, è stato il vampiro Angel (David Boreanaz), che in seguito ha lasciato lo show per recitare nella sua serie spin-off. La relazione tra Buffy e Angel è stata una delle caratteristiche distintive di Buffy l’ammazzavampiri e ha contribuito a codificare i continui coinvolgimenti romantici di Buffy nelle stagioni successive.

Anche se l’amore in sé e per sé non è un aspetto che dovrebbe essere eliminato dal reboot, se dovesse essere incluso, deve sembrare distinto e unico dall’introduzione e dalla morte di Angel in Buffy l’ammazzavampiri. Altrimenti, una storia d’amore immediata e ad alto rischio con un’altra creatura soprannaturale sembrerà poco interessante, ricordando agli spettatori che potrebbero invece guardare lo show originale. In alternativa, rinunciare a una storia d’amore o indulgere in un ritmo romantico molto più lento permetterebbe al reboot di dare una nuova caratterizzazione alla Cacciatrice e cambierebbe radicalmente la posta in gioco rispetto all’originale.

4. Il reboot di Buffy l’ammazzavampiri deve avere storyline maschili diverse

Mentre la serie originale aveva dei forti personaggi femminili, le loro controparti maschili, anche quelle eroiche, avevano spesso un comportamento misogino, cosa che il reboot deve assolutamente evitare. Sebbene lo show originale fosse certamente un prodotto del suo tempo, questo non fa altro che evidenziare il fatto che il reboot necessita di personaggi maschili migliori, fornendo loro una migliore caratterizzazione e sviluppo che vadano oltre l’oggettivazione casuale di Xander (Nicholas Brendon), i tradimenti di Riley (Marc Blucas) durante la stagione 5 e l’abuso fisico di Spike (James Marsters). Anche se questi personaggi non possono essere definiti esclusivamente da questi tratti negativi, il reboot può renderli migliori rinunciando del tutto a questi aspetti.

5. Il reboot di Buffy l’ammazzavampiri deve cambiare i cattivi

Infine, l’altro grande cambiamento che il reboot di Buffy l’ammazzavampiri dovrebbe considerare rispetto all’originale è relativo ai suoi cattivi. Questo non vuol dire che il reboot non dovrebbe fare delle storie incentrate sui mostri mescolate con un arco narrativo generale che culmina in uno scontro epico, ma una trama comune e ricorrente in Buffy l’ammazzavampiri era quella secondo la quale, in ogni nuova stagione, un nuovo cattivo arrivava a Sunnydale con piani malvagi.

Per questo motivo, è difficile immaginare che big villain con un modus operandi simile possano essere coinvolgenti e affascinanti in un reboot di Buffy l’ammazzavampiri. Il nuovo show può comunque evitare questo ostacolo portando la Cacciatrice fuori dalla sua comfort zone, mettendola contro cattivi che intensificano la storia in modi diversi e sfidandola con trame e piani che, forse, non si basano sul potere magico. Ciò aiuterebbe a differenziare il reboot affinché possa diventare una serie a sé stante anziché un’ombra dell’originale.

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Fonte: ScreenRant