Liberi Sognatori – Le idee non si spezzano mai: anticipazioni della fiction

Liberi Sognatori - Le idee non si spezzano mai offre uno sguardo sulle vite di quattro eroi civili vissuti tra gli anni Settanta e Novanta

Liberi Sognatori – Le idee non si spezzano mai è la nuova fiction, prodotta dalla Taodue: quattro film tv che raccontano le vite di Libero Grassi, Renata Fonte, Mario Francese, Emanuela Loi. La prima puntata verrà trasmessa domenica 14 gennaio alle 21.10 da Canale 5.

Ad ogni personaggio sarà dedicato un singolo episodio: lo spettatore avrà, così, la possibilità di scoprire o di riscoprire le lotte, gli ostacoli e, sopratutto, la forza d’animo di queste persone che, nonostante un destino già scritto, continuarono a ritenersi libere di sognare credendo e sperando in un mondo migliore, guadagnandosi l’appellativo di eroi del quotidiano. Pietro Valsecchi produce la serie che si inserisce, di fatto, all’interno di un ciclo costituito da storie di impegno civile: “Taodue, è da sempre orientata alla divulgazione di storie esemplari, legate alla lotta contro le mafie.

In oltre vent’anni di attività abbiamo raccontato figure eroiche della nostra storia recente, come Giorgio Ambrosoli, Paolo Borsellino, Aldo Moro, i caduti di Nassiriya, Marco Magi, Massimo D’Antona e tanti altri. La linea editoriale sviluppata insieme a Umberto Ambrosoli si basa infatti sull’idea che la fiction televisiva possa trasmettere valori ed emozioni, attraverso un linguaggio coinvolgente, in grado di parlare nel profondo alla coscienza degli spettatori. Con Liberi Sognatori – Le idee non si spezzano mai vogliamo raccontare ai più giovani, che spesso ignorano le pagine più buie della nostra Storia, i nomi e le vicende delle donne e degli uomini che sono stati in prima linea contro la violenza e le ingiustizie”.

       Liberi Sognatori – Le idee non si spezzano mai:                               quattro eroi per un sogno.

A testa alta è il titolo del primo episodio che narra le vicende di Libero Grassi, imprenditore siciliano ucciso dalla mafia nel 1991. Dopo essersi rifiutato di pagare il pizzo, fece pubblicare dal quotidiano locale, una lettera di denuncia nei confronti del “Caro estortore”. Gesto, questo, rivoluzionario e dal forte impatto mediatico.

A Giorgio Tirabassi l’arduo compito di interpretare Grassi. L’attore, che in passato si era calato nei panni di un altro eroe ovvero Paolo Borsellino, ha dichiarato circa questa esperienza: “Approfondendo ho scoperto come sia stata una persona di una lucidità incredibile. Son sincero, non ce l’ho questo coraggio, io faccio l’attore, che è qualcosa di molto lontano da chi decide di dedicare la vita alle istituzioni. La sceneggiatura era perfetta, io nasco con Valsecchi, basti pensare a Ultimo e dopo a Distretto di polizia. Non dimentichiamoci che prima che Pietro prendesse attori cinematografici, c’erano attori plasticoni in tv. Lui ha introdotto anche gli accenti regionali. Sono molto contento di questo ciclo perché racconta persone anche meno conosciute, parliamo dell’uomo comune, credo che ci sia un po’ di coraggio in più in tal senso”.

La storia, diretta da Graziano Diana ed interpretata, fra gli altri, da Michela Cescon (La ragazza nella nebbia, Braccialetti rossi), Carlo Calderone (Squadra antimafia –  Palermo oggi, 1992), Diane Fleri (Mio fratello è figlio unico, Anche se è amore non si vede) e Ninni Bruschetta (collega di Tirabassi nella serie Boris), è stata girata nei luoghi dove l’impavido imprenditore ha vissuto, e si impegna, forte del supporto della famiglia che ha collaborato al progetto, a tenere alto lo spirito di un uomo che era Libero di nome e di fatto.