The Boys – 10 cose che non sai sull’irriverente serie TV Prime Video

Ecco 10 curiosità che (forse) non conoscete sui ragazzi più cattivi della TV.

Sono violenti, irriverenti, sociopatici, disfunzionali, politicamente scorretti, ed è proprio per questo che li amiamo. I “cattivi ragazzi” di The Boys, serie di Prime Video tratta da una serie di fumetti di Garth Ennis, hanno saputo conquistare il pubblico proprio per il loro essere così “anti”, ruvidi e disastrosi da ogni punto di vista. Molto reali, se li spogliamo delle botte e dei poteri, in grado di mostrare tutti i loro limiti (che non sono pochi) e proprio così di fare immedesimare in loro lo spettatore. E poi, i “sup“: come non detestarli, ma essere contemporaneamente affascinati da loro? The Boys , con le sue tre stagioni adrenaliniche, ha completamente ridefinito il modo in cui pensiamo i prodotti dedicati ai supereroi. In attesa del gran finale della terza stagione – disponibile da venerdì 8 luglio su Prime Video – ecco 10 cose che (forse) non sapete sulla serie da record.

1. Uno dei due autori dei fumetti odia i supereroi

The Boys 2, cinematographe.it

Questa affermazione fa sorridere solo a leggerla, eppure è proprio la verità: Garth Ennis, colui che ha ideato la serie di comics da cui è tratta The Boys insieme a Darick Robertson, ha dichiarato di detestare i supereroi. Eppure il fumettista ha lavorato persino per la Marvel e per la DC! Proprio in questi suoi impieghi si ritrova la sua scarsa passione per le figure dei supereroi: Ennis ha raccontato che li ha sempre trovati inconcludenti, protagonisti di vicende sempre uguali e mai in grado di cambiare, di evolversi. Proprio da questo suo disprezzo è nata l’idea di creare supereroi “a modo suo”, completamente irriverenti e totalmente fuori dalle righe.

2. Nei fumetti Hughie è completamente diverso

The Boys, cinematographe.it

Jack Quaid ci ha fatto innamorare con il suo tenero, imbranato e un po’ sfortunato Hughie. Ma lo sapevate che, in realtà, la sua controparte cartacea è completamente diverso? Il ragazzo nei fumetti è in realtà un uomo più adulto, più basso, con pochissimi capelli, la barba e delle origini spiccatamente scozzesi. Gli autori hanno detto di essersi ispirati a Simon Pegg, e proprio per questo l’attore è stato coinvolto nello show, seppure in ruolo diverso: invece di essere Hughie, in The Boys ha interpretato suo padre!

3. Abisso e il polpo: come è nata l’idea del loro rapporto?

the boys crawford

Se c’è una cosa che è stata chiara fin da subito, è che The Boys non è mai sceso a compromessi riguardo a sesso, violenza e nudità. Eppure, durante l’episodio 6 della stagione 3, per mettere in scena l’ormai celebre “Eroegasmo”, il creatore Eric Kripke è andato così oltre che persino Prime Video, per la prima volta, ha creato problemi allo showrunner. Oltre che per l’orgia di supereroi in generale, il vero problema è stata la scena in cui Abisso (Chace Crawford) ha un rapporto sessuale con un polpo. Come può essere venuta in mente un’idea così assurda a Kripke? La “colpa” è tutta del documentario Il mio amico in fondo al mare. Proprio Crawford ha raccontato come è andata: “Kripke mi ha raccontato che stava vedendo questo documentario molto toccante e ha pensato: – Ma quest’uomo avrà anche un rapporto fisico con esso? Nel senso, ci farà sesso?-“ Kripke ha portato l’idea agli sceneggiatori, e il resto è storia.

4. Patriota è un’analogia di Donald Trump

Antony Starr, The Boys - Cinematographe.it

Patriota, fin dai primissimi episodi di The Boys, è diventato uno dei più villan più amati/odiati della storia delle serie tv. Il super cattivo, interpretato magistralmente da Antony Starr in tutta la sua crudeltà, è un personaggio chiave dello show, ma non molti sanno che la sua caratterizzazione così ben riuscita si deve all’ispirazione fornita da una figura storica contemporanea. Lo stesso Eric Kripke, infatti, ha dichiarato che Patriota è basato sull’ex Presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump. In particolare, lo showrunner ha spiegato che il villain ha, di Trump, il mix esplosivo di debolezza e insicurezza che si unisce ad una ambizione e dei poteri terribili, oltre al desiderio di essere la persona più potente in circolazione, ma senza avere le capacità di gestire un simile potere. Patriota, insomma, è un’estremizzazione e una forte satira mirata all’ex Presidente, anche se molti non lo hanno capito: molti supporter di Trump hanno utilizzato proprio il personaggio come simbolo a favore di Trump durante alcune manifestazioni.

5. I camei di The Boys

The Boys non è nuovo ai camei di volti conosciuti che compaio a sorpresa nella serie: alla fine della seconda stagione ricorderete come era apparso per un paio di episodi Shawn Ashmore nel ruolo di Fiaccola. Ma nella terza stagione la produzione si è davvero superata: nel corso del primo episodio, tutti sono rimasti senza parole a trovarsi sullo schermo, a sorpresa e completamente non annunciata, la splendida Charlize Theron. L’attrice premio Oscar appare qualche minuto durante il film fittizio sui Sette, in cui interpreta per il cinema Stormfront. La proposta è arrivata direttamente da Seth Rogen, produttore esecutivo di The Boys, e pare che quando Charlize ha dato la notizia ai dirigenti della Marvel, loro stessi sono stati entusiasti, dichiarando che The Boys è una satira, e che c’è spazio per tutti. Lo stesso Rogen è apparso in una esilarante cameo nel corso della terza stagione.

6. Dove li abbiamo già visti? I volti noti di The Boys

The Boys 3

Il cast di The Boys è un mix di attori poco noti al grande pubblico e volti familiari, resi quasi irriconoscibili dal trucco e dall’irruenza del personaggio che interpretano. Come nel caso di Karl Urban, l’unico e inimitabile “Billy” Butcher: è quasi impossibile riconoscerlo, ma i più attenti saranno riusciti a identificarlo. Urban, infatti, è diventato un volto molto conosciuto per aver partecipato alla trilogia de Il Signore degli Anelli nei panni di Éomer, principe guerriero e futuro re di Rohan. A rivederlo adesso nei film di Peter Jackson, è difficile guardarlo con gli stessi occhi! Impossibile non riconoscere, invece, il bel Chace Crawford (Abisso): l’attore è diventato una vera e propria celebrità interpretando il rampollo Nate Archibald nella serie Gossip Girl. Nella terza stagione si è aggiunto al gruppo un altro volto amatissimo del piccolo schermo: Jensen Ackles, entrato nel cast come Soldatino ma conosciuto da tutti come l’indimenticabile Dean Winchester di Supernatural. Anche Jack Quaid aka Hughie potrebbe sembrarvi familiare, ma per un altro motivo: l’attore è il figlio di Dennis Quaid e Meg Ryan.

7. Il video di Imagine è ispirato a quello di Gal Gadot

The Boys cinematographe.it

Una delle scene più esilaranti della terza stagione di The Boys è il video musicale di Imagine, in cui il supereroe canta la canzone in video chiamata con una serie di supereroi come A-Train (Jessie T. Usher) e di vere celebrità, tra cui Josh Gad, Mila Kunis & Ashton Kutcher e Elizabeth Banks. L’idea è venuta agli sceneggiatori dopo aver visto il video di Imagine che Gald Gadot ha condiviso durante la pandemia, proprio nel periodo in cui veniva scritto l’episodio in questione. Ha spiegato Kripke: “Il video uscì mentre gli sceneggiatori stavano scrivendo l’episodio, e ne parlavano tutti. Era una cosa troppo succosa per non tuffarcisi: era una supereroina che ha messo online un video dfuori luogo rispetto alle sofferenze che stavano passando tutti. Lo ha fatto con le migliori intenzioni, ma ci ha fatto ridere e ci siamo detti: questa è una cosa che farebbe Abisso. Abbiamo ottenuto i diritti della canzone e abbiamo iniziato a chiamare i nostri amici, e hanno tutti accettato di farsi dei video in cui cantavano qualche passaggio della canzone.”

8. I Sette sono ispirati alla Justice League (e alla Marvel)

The Boys - cinematographe.it

Lo avevano intuito un po’ tutti, ma lo hanno confermato i fumettisti rendendolo ufficiale: i Sette, la squadra di supereroi protagonista di The Boys, è una fortissima parodia della celebre Justice League firmata DC. Partendo dal leader, è facile capire come Patriota sia una versione crudele, sadica e distorta di Superman, mentre Queen Maeve è evidentemente la controparte di Wonder Woman. Per il silenzioso e letale Black Noir l’ispirazione è quella di Batman, Abisso è un Aquaman più sciocco e imbranato e A-Train è la versione fine carriera di Flash. Per quanto riguarda Starlight, sembrerebbe invece ispirata a Mary Marvel, sorella di Shazam. Ma non temete, la serie non ha risparmiato nemmeno la Marvel: Soldatino, la new entry della terza stagione, è la precisa controparte psicotica di Captain America, di cui riprende anche il look e il passato da glorioso eroe di guerra.

9. The Boys doveva essere un film per il cinema

The boys, cinematographe.it

L’idea di dare vita ai fumetti di The Boys circola da diversi anni ad Hollywood, e infatti quella che è diventata la serie punta di Prime Video originariamente doveva essere un film per il cinema. I primi passi sono stati compiuti nel 2008 dalla Columbia e dalla Paramount, ma il progetto si è arenato fino al 2016. Quell’anno l’emittente televisiva Cinemax ha avuto l’idea di renderla una serie televisiva, e ha ufficialmente avviato la produzione assumendo Eric Kripke per scriverla e il duo Evan Goldberg e Seth Rogen per dirigerla. Vista la potenzialità del progetto, la serie è stata comprata da Amazon nel 2017, Goldberg e Rogen sono rimasti come direttori esecutivi e la prima stagione è nata, ottenendo un successo molto maggiore del previsto.

10. L’episodio della stagione 3 ha una scena post credit

L’episodio 7 della terza stagione di The Boys contiene una piccola sorpresa: alla fine, al termine dei titoli di coda, c’è una breve scena post credit, ed è impossibile non pensare che sia l’ennesima presa in giro ai film dei supereroi, in particolare quelli della Marvel che mette sempre una scena finale nascosta. [SPOILER]
Durante tutto l’episodio scopriamo la storia vera di Black Noir e delle motivazioni dietro al tradimento di Soldatino, il tutto raccontato tramite cartone animato con protagonisti una serie di animaletti, gli amici immaginari del supereroe che danno voce alla sua coscienza e ai lati più nascosti della sua personalità. La scena post credit è dedicata proprio a loro: dopo i titoli di coda, gli animaletti tornano in scena, compaiono su un palco e si inchinano agli applausi ottenuti per la loro performance.