New Moon: 10 curiosità sul secondo capitolo della saga di Twilight
Alcuni incredibili aneddoti sulla lavorazione del film che ha consacrato la saga sul grande schermo.
Dopo il clamoroso successo del primo Twilight, nel 2009 arrivò New Moon, il capitolo più oscuro e malinconico della saga, tratto dal secondo romanzo di Stephenie Meyer. Diretto da Chris Weitz e scritto da Melissa Rosenberg, il film sposta l’attenzione sul dolore di Bella per la perdita di Edward e sulla nascita del legame con Jacob Black, introducendo il mondo dei licantropi e dei Volturi. Vi raccontiamo dieci curiosità che raccontano la lavorazione del film, tra sfide fisiche, cambi di regia e un fandom in piena rivoluzione.
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1. Il cambio di rotta dietro la macchina da presa

Dopo il successo del primo Twilight, la produzione avrebbe voluto confermare Catherine Hardwicke alla regia. Tuttavia, divergenze sui tempi di lavorazione — troppo serrati, secondo lei — portarono la Summit Entertainment a sostituirla. Al suo posto arrivò Chris Weitz, regista di About a Boy e La bussola d’oro, che decise di dare al film un tono più elegante e una fotografia calda, virata sui toni dorati e autunnali. Fu anche lui a scegliere di girare parte delle sequenze in pellicola per mantenere una consistenza visiva più classica, meno “videoclip”, rispetto al primo capitolo.
2. New Moon e la difficile presenza di Edward
Nel romanzo di Meyer, Edward Cullen è quasi del tutto assente: la storia è narrata dal punto di vista di Bella, che lo sente solo nei propri pensieri. Portare questa idea sullo schermo non era semplice. La sceneggiatrice Melissa Rosenberg inizialmente pensò di utilizzare la voce fuori campo di Robert Pattinson, ma Chris Weitz preferì una scelta visiva: far apparire Edward come un’illusione, un riflesso evanescente nella mente di Bella. In questo modo la sua presenza resta costante, ma spettrale, rafforzando il senso di perdita e ossessione che attraversa tutto il film.
3. La metamorfosi di Taylor Lautner

Il ruolo di Jacob Black rischiava di cambiare volto. Dopo Twilight, la produzione temeva che Taylor Lautner non fosse fisicamente adatto a interpretare la versione più adulta e muscolosa del personaggio. L’attore reagì allenandosi duramente per mesi, arrivando a consumare 4.000 calorie al giorno e ad allenarsi due volte al giorno con un personal trainer. L’impegno fu tale che la produzione cambiò idea, permettendogli di restare nel cast. Lautner guadagnò oltre dieci chili di massa muscolare e dovette anche indossare delle solette speciali per sembrare più alto di Kristen Stewart nelle scene insieme.
4. I licantropi e il casting “autentico”
In New Moon, i vampiri lasciano spazio ai lupi mannari, e il film introduce la “tribù dei Quileute”. Per garantire credibilità, la produzione richiese che tutti gli attori che interpretavano i membri del branco presentassero documenti che comprovassero vere origini nativo-americane. L’obiettivo era rispettare la cultura e le tradizioni del popolo che aveva ispirato la Meyer nella creazione dei licantropi.
5. New Moon è stato girato anche in Italia: da Volterra a Montepulciano

La spettacolare sequenza ambientata in Italia, quando Bella corre tra la folla per fermare Edward prima che si esponga al sole, doveva inizialmente essere girata a Volterra, luogo indicato nei libri. Tuttavia, problemi logistici e organizzativi portarono la produzione a scegliere Montepulciano, in provincia di Siena. La piazza centrale venne trasformata per l’occasione con centinaia di comparse incappucciate e drappi rossi per la festa di San Marco. Per gli abitanti del borgo fu un evento storico: per giorni, il piccolo paese toscano si trasformò nel cuore segreto del mondo dei vampiri.
6. Un set carico di tensione
Durante la scena in cui Jasper perde il controllo e tenta di attaccare Bella dopo una ferita accidentale, l’attore Jackson Rathbone si immedesimò talmente tanto nel suo personaggio che dovette essere fisicamente trattenuto da Peter Facinelli e Kellan Lutz. Kristen Stewart raccontò in un’intervista che, per un istante, pensò davvero che Rathbone l’avrebbe morsa. Questo livello di coinvolgimento rese la scena particolarmente realistica, tanto che Weitz decise di mantenerla quasi interamente nella sua prima versione di montaggio.
7. La musica di New Moon: da Thom Yorke a Alexandre Desplat

Per la colonna sonora, Chris Weitz volle dare una svolta radicale rispetto al primo film. Affidò le musiche originali ad Alexandre Desplat, compositore raffinato e premio Oscar, che scelse sonorità più romantiche e malinconiche. Accanto alle sue composizioni, la soundtrack include brani di Thom Yorke dei Radiohead, Bon Iver, Muse, Death Cab for Cutie e Band of Skulls. Il brano Meet Me on the Equinox divenne subito un simbolo del film, mentre Desplat costruì un tema centrale che fondeva archi e pianoforte, accompagnando le emozioni di Bella e la solitudine di Edward.
8. Dakota Fanning e le proteste dei fan
Quando venne annunciata la scelta di Dakota Fanning per interpretare Jane, la glaciale e spietata vampira dei Volturi, una parte dei fan insorse. Online nacquero petizioni e lettere aperte al regista Chris Weitz, che venne sommerso da proteste. Molti ritenevano la Fanning troppo giovane e “pura” per un ruolo così oscuro. Ma la produzione non tornò sui propri passi, e Dakota conquistò tutti, pubblico compreso.
9. Le difficoltà dietro la scena subacquea

Una delle sequenze più intense mostra Bella che, in preda alla disperazione, si lascia cadere nelle acque gelide di una scogliera. Chris Weitz voleva rendere la scena il più realistica possibile e propose a Kristen Stewart di indossare dei pesi nelle tasche per farla affondare lentamente. Dopo una prova in vasca, l’idea venne abbandonata per motivi di sicurezza: l’attrice aveva realmente faticato a risalire. La scena fu poi realizzata combinando riprese in acqua e CGI, senza mettere in pericolo nessuno.
10. Un successo lunare
New Moon debuttò negli Stati Uniti il 16 novembre 2009, una data scelta simbolicamente in concomitanza con una vera luna nuova. In poche settimane, il film batté ogni record di prevendite su Fandango.com, superando perfino Star Wars: La vendetta dei Sith. Incassò oltre 700 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando uno dei maggiori successi dell’anno. E se la critica lo accolse con freddezza, i fan dimostrarono di credere nel progetto.