5 curiosità che forse non sai su Il gabinetto del dottor Caligari

Alcune curiosità su uno dei capolavori della storia del cinema.

Uno dei film imprescindibili della storia del cinema, Il gabinetto del dottor Caligari è considerabile tra i titoli più importanti e rivoluzionari del linguaggio cinematografico, per il suo stile visivo e per il suo taglio psicologico e conturbante, un fiero esponente del cinema espressionista tedesco. Ma ci sono alcune curiosità su questo monumento del cinema che, forse, molti ancora non conoscono. Andiamo a scoprirle insieme.

1. La genesi de Il gabinetto del dottor Caligari

La genesi del film di Robert Wiene nasce da una singolare situazione che fece ispirare l’incipit per la trama allo sceneggiatore. Di fatto Hans Janowitz, sceneggiatore del film, affermava che l’idea di base gli venne quando un giorno durante una fiera vide un uomo strano in agguato nell’ombra. Il giorno dopo lesse la notizia di una ragazza brutalmente assassinata. Andò al funerale della ragazza dove vide lo stesso uomo di qualche giorno prima. Non ebbe alcuna certezza che l’uomo fosse l’assassino, ma quella singolare coincidenza fu alla base della sceneggiatura de Il gabinetto del dottor Caligari.

2. Scenografie

Le scenografie de Il gabinetto del dottor Caligari furono realizzate da Walter Reimann, Walter Roehring, Hermann Warm, in maniera semplice e visivamente suggestiva. Erano realizzate con la carta e dipinte a mano, comprese le ombre che giocano un ruolo espressivo particolare nell’insieme visivo, erano dipinte, creando particolari distorsioni della percezione scenica.

3. Remake

Un vero e proprio remake de Il gabinetto del dottor Caligari è stato realizzato, passando inosservato nel 2005, per la regia di David Lee Fisher, rimasto totalmente inedito in Italia. Tuttavia, altri due casi molto singolari si sono fatti spazio nel corso della storia. Nel 1962 fu infatti realizzato un film dallo stesso titolo, diretto da Robert Kay. Il film acquisì i diritti come remake, ma la trama era sostanzialmente differente. Mentre, nel 1989 fu realizzato un bizzarro film dal titolo Dr. Caligari, diretto da Stephen Sayadian, che in maniera attinente all’avanguardia tra videoclip e Pop Art si proponeva come una sorta di sequel più che un remake del capolavoro degli anni venti.

4. Il gabinetto del dottor Caligari e la censura

Il gabinetto del dottor Caligari approdò al cinema, in Germania, il 26 febbraio del 1920. La censura tedesca dell’epoca lo etichettò come un film “vitato ai minori”. Fu sottoposto a diverse censure in molti paesi, in particolare per le scene di violenza e per il contenuto psicologico disturbante, anche se non vi sono stati tagli di censura per nessuna delle scene della pellicola.

5. Il regista

Pur avendo realizzato un film immortale, il regista Robert Wiene è molto poco ricordato e considerato, rispetto a colleghi più illustri e più prolifici, come Friedrich Murnau o Fritz Lang, ad esempio. Dopo il successo de Il Gabinetto del Dottor Caligari, Wiene diresse altri film espressionisti, tra cui L’Ombra (1923) e Genuine (1920), ma non riuscì a replicare il successo del suo primo grande successo. Il principale motivo del suo declino fu dovuto all’ascesa partito nazista in Germania, dato che Wiene era di origine ebraica, dovette fuggire in Francia, dove continuò a dirigere film di minor rilevanza.