I Roses: 5 curiosità sul film con Benedict Cumberbatch

alcune curiosità sulla tragicommedia che trasforma l'amore in guerra domestica

I Roses è la moderna rivisitazione della celebre black comedy La guerra dei Roses del 1989, basata sul romanzo di Warren Adler che vedeva protagonisti Michael Douglas e Kathleen Turner. Il remake è diretto da Jay Roach e scritto da Tony McNamara, il film unisce satira domestica, humour nero e interpretazioni brillanti di Benedict Cumberbatch e Olivia Colman. Dietro le scene, però, si nascondono curiosità e retroscena che pochi conoscono, dai dettagli delle scenografie alle dinamiche di set.
In questo articolo scopriremo 5 curiosità su I Roses (2025), perfette per appassionati di cinema e curiosi del dietro le quinte.

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1. Ambientazione e riprese de I Roses

I Roses; cinematographe.it

Nonostante la storia sia ambientata in California, tutte le scene sono state girate in Inghilterra, con location a Salcombe e Combe Martin, nel Devon. Questa scelta ha permesso di controllare meglio la produzione, creare scenari pittoreschi e mantenere il budget sotto controllo. Gli scenografi hanno scelto location inglesi che ricordano la California. Questa fusione crea un’atmosfera unica, dove il clima british si fonde con l’estetica americana, conferendo al film un tono originale e riconoscibile.

2. La scenografia della casa

La scenografia della casa dei Roses è stata progettata con attenzione maniacale ai dettagli. Ogni elemento, dai pannelli di vetro alle linee architettoniche, è stato pensato per riflettere la perfezione apparente della coppia e, al contempo, il loro imminente crollo emotivo.

3. Chimica di coppia e risate sul set

Nonostante I Roses racconti la disintegrazione di un matrimonio in chiave dark, le riprese sul set erano spesso caratterizzate da un’atmosfera sorprendentemente leggera e giocosa. Gli attori, tra cui Benedict Cumberbatch e Olivia Colman, si ritrovavano a ridere spontaneamente durante scene intense o drammatiche, costringendo spesso la troupe a ripetere le riprese più volte. Questo clima informale e collaborativo ha permesso agli interpreti di sperimentare variazioni sui dialoghi e sulle espressioni, aggiungendo sfumature comiche e momenti di spontaneità che non erano presenti nella sceneggiatura originale. Kate McKinnon e Andy Samberg, noti per il loro talento comico, contribuivano ulteriormente a queste esplosioni di ilarità, inserendo improvvisazioni e battute estemporanee che, seppur talvolta tagliate in post-produzione, hanno influenzato il ritmo e il tono del film.

4. I costumi del film

I costumi in I Roses giocano un ruolo fondamentale nel delineare la psicologia dei personaggi e nel sottolineare l’evoluzione del loro rapporto. Ogni abito è stato progettato per riflettere lo stato emotivo dei protagonisti: Olivia Colman indossa inizialmente abiti eleganti, dai colori chiari e linee pulite, a rappresentare la perfezione e il controllo apparente della sua vita; con il procedere della storia, i tessuti diventano più strutturati o dai toni scuri, simbolo del conflitto interiore e della tensione crescente. Allo stesso modo, Benedict Cumberbatch inizia con completi impeccabili e tonalità sobrie, che progressivamente si sgualciscono o si arricchiscono di dettagli meno formali, rispecchiando la sua frustrazione e il deteriorarsi della sua vita domestica. La scelta dei colori, dei tessuti e degli accessori non è mai casuale: ogni capo accompagna il racconto e contribuisce a comunicare ciò che i dialoghi non dicono. Inoltre, i costumi sono stati studiati per armonizzarsi con le scenografie minimaliste e moderne della casa dei Rose, creando un equilibrio visivo che amplifica sia l’estetica elegante che la tensione sottesa alla narrazione. Il risultato è un vero e proprio linguaggio visivo che accompagna e arricchisce la storia, facendo dei costumi un elemento narrativo indispensabile e non semplice ornamento.

5. Il confronto tra I Roses (2025) e La guerra dei Roses (1989)

Il remake I Roses (2025) aggiorna la storia classica di La guerra dei Roses introducendo un tono più contemporaneo e ironico. Mentre il film del 1989 puntava su un’escalation drammatica e grottesca della disintegrazione matrimoniale, la versione del 2025 accentua l’umorismo nero e le dinamiche sociali moderne, inserendo riferimenti alla carriera, al successo professionale e alle tensioni della vita urbana. I protagonisti, interpretati da Benedict Cumberbatch e Olivia Colman, portano una profondità emotiva differente rispetto a Michael Douglas e Kathleen Turner, con una chimica che alterna comicità e vulnerabilità in chiave più contemporanea, ma non per questo risultando migliori della “coppia storica”. Anche le scenografie e i dettagli visivi riflettono una sensibilità attuale, bilanciando eleganza e simbolismo, mentre il finale lascia più spazio all’ambiguità narrativa rispetto alla chiusura netta del film originale.

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