Guardiani della Galassia Vol. 3: 10 Easter Egg che forse non avete notato

ALLERTA SPOILER!!! Guardiani della Galassia Vol. 3 è il capitolo conclusivo della trilogia diretta da James Gunn. Ecco 10 Easter Egg che potreste aver perso durante l

ATTENZIONE SPOILER. Guardiani della Galassia Vol. 3 offre molte sorprese, in cui vediamo la squadra originale affrontare insieme la sua ultima avventura. Sebbene i Guardiani della Galassia del Marvel Cinematic Universe si siano riuniti per la prima volta come un improbabile team di fuorilegge spaziali, nel corso del tempo sono diventati una famiglia, dovendo affrontare uniti diverse minacce universali. Dopo aver combattuto Ronan, Ego e Thanos e aver reclutato Nebula, Mantis, Kraglin e Cosmo, i Guardiani si stabiliscono a Knowhere, dove avevano programmato di rimanere a tempo indeterminato. Tuttavia, Adam Warlock e l’Alto Evoluzionario hanno cambiato i loro piani.

Da un po’ di tempo sapevamo che Guardiani della Galassia Volume 3 sarebbe stato il capitolo conclusivo della trilogia diretta da James Gunn. Ciò che non sapevamo, però, era il modo in cui la squadra si sarebbe salutata. Tra le possibilità erano state menzionate una serie di morti o una rottura irreparabile, ipotesi che avrebbero posto fine definitivamente all’avventura dei Guardiani. Nonostante ciò, i Guardiani ci hanno stupito ancora una volta, in quanto il loro ultimo film adotta un approccio inaspettato, con l’addio del team originale e rivelazioni scioccanti, intervallate da interessanti Easter Egg.

Ecco 10 Easter Egg di Guardiani della Galassia Vol. 3

1. Cameo speciali in Guardiani della Galassia Vol. 3

Durante il film, Gunn distoglie l’attenzione dall’avventura principale del team originale, passando a Kraglin (Sean Gunn) e Cosmo (Maria Bakalova) che giocano a una versione del poker nello spazio profondo contro un certo numero di personaggi dei precedenti film dei Guardiani. Tra i giocatori ci sono Howard il papero (Seth Green); Bzermikitokolok, il frontman rock ‘n’ roll decisamente non umano interpretato da Rhett Miller degli Old 97 in Holiday Special; Il mentore di Gunn, il co-fondatore di Troma Entertainment Lloyd Kaufman, che è apparso brevemente come prigioniero (apparentemente chiamato Gridlemop!) in Guardiani della Galassia Vol. 1 e il Broker (Christopher Fairbank), che è stato visto l’ultima volta su Xandar nello stesso film. C’è anche un altro cameo di un personaggio ben noto agli affezionati del franchise. Dopotutto, cos’è un film dei Guardiani senza Yondu? E anche se il personaggio di Michael Rooker è morto in Vol. 2, possiamo vederlo brevemente in una visione che ha Kraglin appena prima di capire come maneggiare correttamente la vecchia freccia controllata psichicamente di Yondu.

2. La presenza di Kevin Bacon in Guardiani della Galassia Volume 3

Dovete aspettare fino all’ultima scena dei titoli di coda per trovare l’Easter Egg più divertente di Guardiani della Galassia Vol. 3. Mentre fa colazione, il nonno di Peter sta leggendo un giornale con il titolo “Rapimento alieno: Kevin Bacon racconta tutto!” che è un riferimento all’attore preferito di Peter che viene rapito da Drax (Dave Bautista) e Mantis (Pom Klementieff) nello speciale natalizio dei Guardiani. Insomma, il noto attore Kevin Bacon deve proprio essere rimasto traumatizzato dall’incontro con i Guardiani e dalla sua breve permanenza su Knowhere.

3. Guardiani della Galassia Vol. 3 annuncia Phyla tra i membri del nuovo team dei Guardiani

L’altra scena dei titoli di coda allude anche a un potenziale futuro membro del team dei Guardiani che dovrebbe deliziare i fan dei fumetti Marvel. Dopo un breve salto temporale, la scena introduce una nuova formazione dei Guardiani composta da Rocket, Groot, Kraglin, Cosmo, Adam Warlock e una delle giovani ragazze aliene che la squadra salva durante il film. Il nome di quella ragazza? Phyla … il che significa che è quasi certamente Phyla-Vell, un personaggio dei fumetti che ha debuttato nel 2004 e ha avuto delle connessioni strette sia con i Guardiani che con i gruppi di personaggi di Captain Marvel. A volte il personaggio è anche noto con il nome di Quasar.

4. La stravagante segnaletica di Knowhere

All’inizio di Guardiani della Galassia Vol. 3, i Guardiani vivono a Knowhere. E proprio nelle sequenze ambientate nel pianeta, a un certo punto, è possibile notare alcuni personaggi appendere un cartello che è in una lingua aliena ma è chiaramente una replica del logo del film Guardiani della Galassia. Inoltre, possiamo vedere anche un’insegna al neon appesa in un bar che è solo l’immagine di una gamba dalla forma strana. Abbiamo pensato che questo possa essere un riferimento alla gamba protesica che Rocket ha rubato e regalato a Quill nel primo film.

5. The Legendary Star-Lord ha un significato molto più profondo

Dopo aver visto tra le scene dei titoli di coda una sequenza che si conclude con la scritta “The Legendary Star-Lord tornerà”, molti spettatori potrebbero essere curiosi di sapere cosa significa. Il nome “Legendary Star-Lord” si riferisce in realtà a una serie di fumetti di breve durata scritta da Sam Humphries che segue Peter Quill, alias Star-Lord, nella sua avventura da solista dopo aver lasciato i Guardiani. La serie tratta principalmente della complicata storia familiare e di padri megalomani affamati di poteri, che alla fine era il tema trattato nel secondo film dei Guardiani della Galassia. La serie utilizza anche la classica uniforme di Star-Lord, che Gunn ha usato come ispirazione per disegnare la sua versione MCU del personaggio.

6. Tute colorate per viaggiare nello spazio in Guardiani della Galassia Vol. 3

Quando la squadra si dirige verso Orgoscope, per cercare di trovare il codice per salvare Rocket, è costretta ad andare nello spazio. Per proteggersi, i membri del team sono costretti a indossare delle divertenti tute colorate, che molti pensavano si riferissero al videogioco Among Us quando sono arrivate le prime foto. Gunn fin da subito ha escluso quella teoria, per chiarire poi quale fosse il suo vero punto di riferimento per la sequenza, ovvero il film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Condividendo l’intuizione su Twitter, è chiaro vedere le somiglianze tra i costumi del film Marvel e quelli usati nel classico della storia del cinema.

7. La Statua della Libertà con l’Alto Rivoluzionario

Sulla Controterra possiamo vedere una versione reinventata della Statua della Libertà, con l’Alto Evoluzionario nei panni di Lady Liberty che trasporta una scimmia invece che una tavoletta. Si tratta esattamente della statua della scimmia Abraham Lincoln alla fine del Pianeta delle scimmie di Tim Burton, in termini di pura ridicolaggine. Già da questo possiamo intuire quanto la Controterra creata dal villain di Guardiani della Galassia Vol. 3 sia tutt’altro che perfetta, contraddicendo le intenzioni iniziali dell’Alto Rivoluzionario.

8. La storia di Lylla rivisitata in Guardiani della Galassia Vol. 3

Quando Nova Corps arresta Rocket nel primo film dei Guardiani, il suo dossier menziona che uno dei suoi soci è Lylla, la lontra che Rocket incontra nel laboratorio dell’Alto Evoluzionario, insieme a Teefs e Floor. Tuttavia Lylla viene uccisa prima ancora che Rocket fugga dalla struttura, il che contraddice l’affermazione del film precedente secondo cui era una socia dell’attività criminale di Rocket. Sarà interessante vedere se il MCU revisionerà interamente la storia su Disney+. In passato, lo studio ha apportato correzioni alla continuità sia su Ms. Marvel che su WandaVision per allinearsi meglio con i film e mantenere la coerenza.

9. Gli Abilisk

I Guardiani hanno combattuto l’ultima volta un Abilisk nella sequenza di apertura del Vol. 2, dove è raffigurato come una bestia spaventosa quasi in grado di sconfiggere l’intero gruppo da solo, quindi quando i Guardiani si imbattono in tre Abilisk, abbiamo la sensazione che stavolta non abbiano davvero scampo. L’ultima volta, tuttavia, non avevano Mantis con loro, che è in grado di portarli rapidamente sotto il suo controllo.

10. “Vi voglio bene ragazzi

Alla fine sentiamo Groot che dice letteralmente “Vi voglio bene ragazzi”, ma molti fan pensano che in realtà abbia detto la sua solita frase “Io sono Groot”. In generale, molti credono che dopo tre film, e considerando che Guardiani della Galassia Vol. 3 è il film conclusivo della trilogia, noi, in quanto pubblico, siamo arrivati finalmente a comprendere ciò che dice Groot (un po’ quello che è accaduto alla Gamora di Vol. 3). In questo modo James Gunn ci ha permesso di entrare totalmente nel suo mondo, prima di dirci addio per passare alla DC.

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