Daniel Day-Lewis: 9 curiosità sul mito vivente del cinema
Alcuni interessanti aneddoti sul grande attore.
Considerato da molti il più grande attore vivente, Daniel Day-Lewis ha fatto della recitazione un’arte quasi mistica Dietro il suo talento sconfinato si nasconde però un uomo schivo, perfezionista, riservato e lontano dai riflettori. Vogliamo oggi proporvi nove curiosità affascinanti sulla sua vita, la carriera e i segreti di un interprete unico nel panorama del cinema mondiale.
1. La moglie Rebecca Miller, l’amore che ha riportato Daniel Day-Lewis sul set

Daniel Day-Lewis incontra Rebecca Miller sul set de La seduzione del male (1996) ed è subito colpo di fulmine. L’anno successivo si sposano: lei è attrice, regista, sceneggiatrice e figlia del grande drammaturgo Arthur Miller. Dal loro amore nascono due figli, Ronan Cal (1998) e Cashel Blake (2002). Rebecca ha avuto un ruolo chiave nella sua carriera, convincendolo a tornare sul set dopo un periodo di ritiro, e lo ha anche diretto nel film La storia di Jack & Rose (2005).
2. La storia turbolenta di Daniel Day-Lewis con Isabelle Adjani
Prima di Rebecca, Day-Lewis ha vissuto una relazione intensa e tormentata con l’attrice francese Isabelle Adjani, durata sei anni (dal 1989 al 1995). Quando lei gli annunciò la gravidanza, l’attore reagì male e la lasciò con un fax — il “WhatsApp dell’epoca”. Più tardi, tuttavia, riconobbe il bambino, Gabriel-Kane, oggi modello e musicista.
3. Tre Oscar da record per Daniel Day-Lewis

Day-Lewis è l’unico attore nella storia ad aver vinto tre Premi Oscar come Miglior Attore Protagonista: nel 1990 per Il mio piede sinistro, nel 2008 per Il petroliere e nel 2013 per Lincoln. Nessun altro interprete maschile — neanche De Niro, Pacino o Nicholson — è mai riuscito a tanto.
4. I film indimenticabili di Daniel Day-Lewis
La carriera di Daniel Day-Lewis inizia nel 1971, con un piccolo ruolo non accreditato in Domenica, maledetta domenica. Seguono Gandhi (1982), My Beautiful Laundrette (1985) e Camera con vista (1985). Il successo internazionale arriva con L’insostenibile leggerezza dell’essere (1988) e Il mio piede sinistro (1989).
Negli anni ’90 interpreta capolavori come L’ultimo dei Mohicani (1992), Nel nome del padre (1993), L’età dell’innocenza (1993) e The Boxer (1997). Poi arrivano Gangs of New York (2002), La storia di Jack & Rose (2005), Il petroliere (2007), Lincoln (2012) e Il filo nascosto (2017).
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5. Il “metodo Day-Lewis”: studio ossessivo e trasformazioni reali

Celebre per la dedizione estrema ai ruoli, Daniel Day-Lewis ha sempre spinto il suo corpo e la sua mente ai limiti. Per Il petroliere studiò per mesi i cercatori di petrolio e cambiò la voce ispirandosi a registrazioni d’epoca. Per Gangs of New York imparò la scherma e finì per rompersi il naso in uno scontro reale con Leonardo DiCaprio. In Il filo nascosto, invece, imparò a cucire per davvero, esercitandosi con la moglie Rebecca e ricreando un tubino ispirato a Balenciaga.
6. Gli anni da calzolaio a Firenze
Stanco dello star system, tra il 1997 e il 2001 l’attore lasciò Hollywood e si trasferì a Firenze, dove diventò apprendista calzolaio nella bottega artigiana di Stefano e Cristina Bemer. Lavorava otto ore al giorno, lontano da telecamere e scenari patinati. Solo Martin Scorsese, con l’aiuto della moglie, riuscì a convincerlo a tornare a recitare in Gangs of New York.
7. I tatuaggi e l’incidente in moto di Daniel Day-Lewis

Day-Lewis è un grande appassionato di moto e tatuaggi. Nel 2018 ebbe un grave incidente mentre si recava a pranzo con il figlio Ronan: distrusse la moto e si ruppe un braccio. Il chirurgo riuscì a salvare il disegno della sirena tatuata sull’avambraccio. Sul corpo dell’attore compaiono anche le impronte digitali dei suoi tre figli, incise sulla schiena, oltre a una decina di altri tatuaggi dal significato personale.
8. Daniel Day-Lewis, un attore e un padre riservato
Dietro il mito c’è un uomo profondamente riservato. Day-Lewis ha sempre protetto la propria famiglia dai riflettori e mantiene un profilo pubblico bassissimo. Vive da anni nella contea di Wicklow, in Irlanda, dove conduce una vita tranquilla insieme alla moglie e ai figli. È il suo rifugio, il luogo delle radici e del silenzio, lontano dal clamore di Hollywood.
9. Il ritorno di Daniel Day-Lewis con Anemone, grazie al figlio Ronan

Dopo Il filo nascosto (2017), Day-Lewis aveva annunciato il proprio ritiro dalla recitazione, spiegando di aver provato una profonda tristezza durante le riprese. Una decisione che sembrava definitiva, fino alla fine del 2024, quando è arrivata la notizia del suo ritorno sul set. A convincerlo è stato il figlio Ronan, che lo ha voluto protagonista del suo film d’esordio da regista, Anemone. Un ritorno che, in qualche modo, è anche diventato il simbolo di un cerchio che si chiude — e insieme di una nuova – l’ennesima – rinascita artistica.