Oscar 2022: Spielberg non è d’accordo sul taglio della consegna in diretta degli 8 premi tecnici

Insieme a lui, altri artisti hanno espresso il loro disappunto riguardo questa decisione.

Gli Oscar 2022 verranno consegnati il 28 marzo fuso orario italiano

Stiamo per avvicinarci agli Oscar del 2022, un anno che ha visto una lenta ripresa della settima arte nelle sale e che purtroppo fa ancora molta fatica a ripartire come si deve. Detto questo, la cerimonia più attesa da tutti i fan del grande cinema continua a rimanere uno degli appuntamenti più importanti, in cui vengono consegnate le statuette ai migliori film in circolazione. Mentre stiamo attendendo che la kermesse venga finalmente trasmessa (in particolare, secondo il nostro fuso orario, il 28 marzo nelle prime ore, negli Stati Uniti il giorno precedente), stanno piovendo tantissime critiche su una decisione dell’Academy riguardo la consegna di alcuni premi.

Difatti, qualche tempo fa, era stato annunciato ufficialmente che, durante gli Oscar 2022, 8 riconoscimenti non verranno assegnati in diretta insieme a tutti gli altri, ma consegnati in anticipo, con delle riprese video che testimoniano il fatto. In particolare si tratta dei premi come Miglior Cortometraggio Documentario, Miglior Montaggio, Miglior Trucco e Acconciatura, Miglior Colonna Sonora Originale, Miglior Scenografia, Miglior Cortometraggio D’animazione, Miglior Cortometraggio Live Action e Miglior Sonoro, ovvero i cosiddetti “premi tecnici”. Dopo che anche Denis Villeneuve e Jane Champion avevano espresso la loro opinione contraria, anche il celebre Steven Spielberg ha manifestato il suo disappunto, espresso durante una proiezione di West Side Story (come riportato da Yahoo Entertainment). Di seguito le sue parole.

Non sono d’accordo con la decisione presa dal comitato esecutivo. Sento fortemente che questo è forse il mezzo più collaborativo al mondo. Tutti noi facciamo film insieme, diventiamo una famiglia in cui un mestiere è indispensabile quanto l’altro. Sento che agli Academy Awards non c’è sopra la linea, non c’è sotto la linea. Tutti noi siamo sulla stessa linea portando il meglio di noi a raccontare le migliori storie possibili. E questo significa per me che dovremmo sederci tutti insieme a tavola a cena dal vivo alle 5.