Chuck Wepner: la storia del pugile che ispirò Sylvester Stallone

Il 2016 è un anno molto importante per tutti i fan della saga creata da Sylvester Stallone. Il prossimo 21 novembre, infatti, cadrà il quarantennale di Rocky, primo di una serie di film – tra cui il recente spin-off Creed – che hanno fatto la storia del Cinema. Tutti quanti conosciamo l’impatto che il personaggio, portato alla luce da Stallone, ha avuto nella cultura cinematografica e sportiva, ma pochi sono a conoscenza della vera storia che ha ispirato l’attore nel lontano 1976.

Chuck Wepner

Chuck Wepner con Sly Stallone

Chuck Wepner, nato il 26 febbraio 1939 in New Jersey nella cittadina di Bayonne, visse una serata di gloria disputando uno storico incontro con il campione del mondo di allora: un certo Muhammad Ali. L’incontro fu preceduto da un altro che ebbe protagonisti Wepner contro il precedente campione dei Pesi Massimi, George Foreman. Dopo l’incontro con Wepner, concluso con un K.O., Foreman si scontrò con Ali (il 30 Ottobre 1974), i quali riuscì a riconquistare il titolo per la seconda volta dopo un massacrante incontro che restò nella storia del pugilato e viene ancora ricordato con il nome di The Rumble in The Jungle, La rissa nella giungla. Il manager di Ali e Foreman, Don King, decise di dare a Wepner una seconda grande occasione: combattere nuovamente contro un campione mondiale. Ricevuta notizia da sua madre che aveva letto il suo nome su una rivista di pugilato, Chuck Wepner non perse tempo ad accettare l’offerta propostagli e animato da un grande coraggio e caparbietà era quasi sicuro di poter vincere l’incontro.
Quello che doveva essere uno scontro di routine si trasformò, come nel primo tra Rocky Balboa e Apollo Creed, in una serata di grande e sorprendente sport. Era il 24 marzo 1975 a Richfield, nei pressi di Cleveland nello stato dell’Ohio. Proprio come il personaggio a lui ispirato, Chuck Wepner, pugile grezzo ma forte e resistente riuscì a tener testa al campione per quasi tutta la durata dell’incontro e mettendolo a tappeto al nono round.

Chuck Wepner

La locandina dell’incontro

Wepner, soprannominato il sanguinolento di Bayonne per la facilità con cui si feriva al volto e sanguinava, era un pugile estremamente tenace e che difficilmente cadeva a tappeto. Una sorta di ammortizzatore umano in grado di assorbire anche i colpi più brutali. Non riuscì tuttavia a raggiungere un particolare record, quello dei maggiori punti di sutura sul viso: primato tenuto da un pugile italiano di nome Vito Antuofermo (359 contro 329). Chuck Wepner chiuse la sua carriera di pugilato con 51 incontri totali tra cui 35 vittorie (18 per K.O.), 14 sconfitte e 2 pareggi.

Il video mostra i momenti più importanti dell’incontro fra Ali e Chuck Wepner

Quel 24 Marzo 1975, Sylvester Stallone, attore ancora semisconosciuto ed in cerca della scintilla, era in un teatro del Greenwich Village ad assistere ad un incontro del Mondiale del Pugilato in diretta da Richfield. Impressionato dall’incredibile potenza di Chuck Wepner, Stallone buttò giù una prima bozza della sceneggiatura di Rocky in pochissimi giorni. Fu l’inizio di un viaggio incredibile. L’attore contattò ed incontrò il suo ispiratore e, prima di dare il via ai lavori, chiese al pugile se volesse accettare un’offerta di 70.000$ o l’1% degli incassi del film. Wepner che certamente non navigava nell’oro, decise di accettare la prima proposta restandone poi deluso – Rocky, realizzato con un budget di circa 1 milione di Dollari, ne incassò solo negli Stati Uniti, 117. Dopo alcuni guai finanziari e un piccolo soggiorno in prigione, Chuck Wenper fece causa a Stallone nel 2002 per aver usato la sua storia ad ispirazione di Rocky. Quattro anni più tardi, ricevette una somma in denaro come ricompensa. Attualmente l’ex pugile vive una vita agiata nella sua città natale, Bayonne, tra brevi interviste in tv e un libro autobiografico che racconta la sua storia: la storia del vero Rocky.

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