Inspector Zende: la storia vera del film Netflix sul serial killer Charles Sobhraj

Il film Inspector Zende ripercorre la cattura del serial killer Charles Sobhraj, soprannominato "Il serpente" e "Bikini Killer".

Disponibile su Netflix dallo scorso 5 settembre, Inspector Zende è una comedy thriller indiana diretta e scritta da Chinmay Mandlekar e prodotta da Jay Shewakramani e Om Raut. Il film vede protagonisti Manoj Bajpayee nel ruolo dell’ispettore Madhukar Zende e Jim Sarbh in quello di Carl Bhojraj, un personaggio ispirato al famigerato serial killer Charles Sobhraj.

La storia vera dietro il film Inspector Zende

Inspector Zende; cinematographe.it

Soprannominato “Il Serpente” per la sua capacità di sfuggire alle autorità ma anche “Bikini Killer” per la sua tendenza a prendere di mira le donne, Charles Sobhraj è stato per decenni uno dei criminali più temuti e ricercati di tutta l’Asia. Nato nel 1944 a Saigon, allora parte del Vietnam tenuto sotto controllo dalla Francia fu arrestato per la prima volta a Parigi nel 1963 per furto. Negli anni successivi, iniziò ad accumulare diverse accuse penali in diversi paesi al mondo, tra cui Francia, Grecia, Turchia, Iran, Afghanistan, Pakistan, Nepal, India, Thailandia e Malesia. Durante gli anni settanta drogò, rapinò e uccise turisti occidentali che viaggiavano lungo il cosiddetto Hippie Trail. Collegato a più di 20 omicidi in India, Nepal e Thailandia tra gli anni ’70 e ’80, è stato condannato solo per tre. Il numero effettivo delle sue vittime rimane tutt’ora sconosciuto.

Una scena di Inspector Zende

Nel 1971, Madhukar Zende – allora agente di polizia presso la stazione di polizia di Gamdevi a Mumbai -ricevette una soffiata da un ladro di nome Ajay Parekh, che lo avvertì di una rapina pianificata da Charles Sobhraj presso l’edificio della New India Assurance, un luogo noto per un intenso movimento di denaro contante. Grazie ad un’operazione preparata nei minimi dettagli, Zende e i suoi colleghi riuscirono a catturarlo insieme ai suoi complici. L’esperienza in carcere di Sobhraj non durò a lungo. Mesi più tardi, mentre era ricoverato in ospedale per una presunta appendicite, approfittò di un blackout causato dalla guerra indo-pakistana per fuggire per evadere attraverso i tubi di scarico. Cinque anni dopo, fu nuovamente arrestato in India per l’omicidio del turista francese Jean-Luc Solomon e condannato a 12 anni di carcere nel carcere di Tihar a Delhi. Durante la sua prigionia, divenne noto per lo stile di vita lussuoso che conduceva, corrompendo le guardie e creando una routine confortevole all’interno del carcere. Nel 1986, dopo otto anni di pena, decise di evadere nuovamente, per poter affrontare nuove accuse in India ed evitare l’estradizione in Thailandia, dove avrebbe rischiato la pena di morte, se fosse stato nuovamente catturato.

Charles Sobhraj e l’Inspector Zende

Dato i loro precedenti trascorsi, l’ispettore Zende fu incaricato nuovamente della sua cattura. Con una piccola squadra, iniziò a seguire i movimenti di Charles Sobhraj a Goa, seguendo due piste cruciali. La prima riguardava la soffiata di un proprietario di un hotel a Mumbai, che lo aveva notato usare biciclette con targhe non corrispondenti a quelle ufficiali. La seconda, invece, riguardava le centrali telefoniche locali che indicavano che il fuggitivo poteva frequentare il ristorante O’Coqueiro, un luogo di ritrovo abituale per i turisti stranieri che usavano il telefono del ristorante per le chiamate internazionali. Travestito da turista, Zende trascorse giorni a osservare il ristorante. La notte del 6 aprile 1986, finalmente vide Charles. Gli si avvicinò con calma e disse: “Ciao, Charles. Come stai?“. Il criminale tentò di estrarre un’arma, ma fu rapidamente sopraffatto dalla squadra di Zende. Dopo il suo rilascio dall’India nel 1997, Charles Sobhraj tornò a Parigi con una condanna prolungata di circa 10 anni sulle spalle. Convinto di poter eludere nuovamente le autorità, si recò in Nepal nel 2003. Poco tempo dopo, fu arrestato nel distretto turistico di Kathmandu e, l’anno successivo, condannato all’ergastolo per l’omicidio della turista americana Connie Jo Bronzich, avvenuto nel 1975. Dieci anni dopo, è stato accusato ufficialmente per l’omicidio del compagno della donna, il canadese Laurent Carrière.

Inspector Zende; cinematographe.it

Charles Sobhraj ha trascorso quasi 20 anni in carcere in Nepal prima di essere rilasciato nel 2022, all’età di 78 anni, a causa dell’età avanzata e di problemi di salute. Con una storia di complicazioni cardiache e la necessità di un intervento chirurgico, ha beneficiato di una legge nepalese che consente ai prigionieri costretti a letto che hanno scontato i tre quarti della pena di essere rilasciati. Dopo essere stato rilasciato, è tornato in Francia, dove ora vive da uomo libero all’età di 81 anni. Nonostante le accuse di omicidio in Thailandia e un mandato di arresto pendente, non è mai stato estradato per affrontare tali accuse. Inspector Zende, ora 88enne e in pensione, è ancora oggi considerato una figura storica della polizia di Mumbai. Dopo aver catturato Sobhraj per ben due volte, ha ottenuto riconoscimenti a livello nazionale e ha incontrato personaggi illustri come Rajiv Gandhi, il politico indiano che ha ricoperto la carica di primo ministro dal 1984 al 1989, e l’attore di Bollywood Dilip Kumar, una delle figure più amate del cinema indiano.

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