LFF 2018 – The Little Drummer Girl: recensione della serie tv

La recensione dei primi episodi di The Little Drummer Girl, una serie tv caratterizzata da un’estetica sontuosa e creativa.

Dopo il successo della serie tv The Night Manager la società di produzione guidata dai figli del famoso scrittore John Le Carre ha curato l’adattamento per il piccolo schermo del romanzo The Little Drummer Girl (La Tamburina) del 1983.
Diretta dal regista sudcoreano Park Chan-wok, questa miniserie presentata in anteprima al London Film Festival e alla Festa del Cinema di Roma 2018, presenta un cast internazionale di serie A con Michael Shannon, Alexander Skarsgard e Florence Pugh nei panni dei protagonisti principali.

Divisa in sei parti, The Little Drummer Girl è ambientata nell’Europa della fine degli anni ’70 dove la giovane attrice Charlie Ross cerca di sopravvivere recitando in un teatro londinese, anche se il successo non sembra arrivare mai. Idealista di sinistra, Charlie si interessa alla causa palestinese fino a entrare in contatto con dei gruppi rivoluzionari e alcuni agenti segreti dell’intelligence che nascondono qualcosa. Intanto l’Europa occidentale assiste all’omicidio di numerosi civili ebrei da parte di una cellula terroristica palestinese, mentre la spia israeliana del Mossad, Martin Kunz, studia la situazione e cerca di fermare l’attentatore Michel ed eliminare la rete ampia che minaccia la pace e la sicurezza internazionale. Skarsgard interpreta Becker, un affascinante sconosciuto che, apparentemente seduce Charlie, ma in realtà ha un altro piano in mente.

The Little Drummer Girl: uno stile accattivante nella serie tv tratta dal romanzo La Tamburina

The Little Drummer Girl Cinematographe.it

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Nei primi due episodi si nota subito lo stile visivo accattivante e originale di Park Chan-wok e la volontà del regista di restare molto fedele al libro di Le Carre. La sceneggiatura è firmata da Michael Lesslie e Claire Wilson e riesce a catturare il senso di angoscia morale e politica che l’autore ha messo nella storia. L’Europa della Guerra Fredda e le varie ricostruzioni ambientali sono curate nel dettaglio grazie alla fotografia di Kim Woo-hyung che preferisce colori saturi che ben si fondono con la scenografia retrò e chic, con molti riferimenti agli anni ’70.

La trama di The Little Drummer Girl è avvincente e ha lo spazio giusto per respirare, ma la formula del thriller di spionaggio è abbastanza tradizionale, ricordando serie tv come The Americans. Shannon e Skarsgard si giocano l’opportunità pari merito, mentre la vera star è la giovane Florence Pugh che gestisce molto bene un personaggio che combina la sensualità della femme fatale con un’adolescente sardonica. La sua interpretazione sembra richiamare la serie Killing Eve con Sandra Oh, per la complessità di questa donna impenetrabile e misteriosa.

The Little Drummer Girl: un’estetica sontuosa e creativa

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Basandosi sull’inizio di questa nuova avventura televisiva il ritmo sembra buono e determinato in particolare dal desiderio e dalla curiosità di esseri umani intriganti e imprevedibili. Qualcuno potrebbe essere sorpreso dalla scelta del regista di Oldboy per The Little Drummer Girl, ma lo sfondo politico della storia si rivela molto in linea con un regista ossessionato dal tema della vendetta e il periodo storico offre la possibilità di divertirsi con un’estetica sontuosa e creativa. Non manca l’azione e i primi episodi sembrano suggerire che non mancheranno nemmeno i colpi di scena, ma è necessario andare avanti per giudicare l’opera nella sua interezza e capire se The Little Drummer Girl è un prodotto completo e valido, oppure l’ennesimo adattamento di un libro di John Le Carre che vive meglio di parole e non di immagini.

Vedi qui il trailer di The Little Drummer Girl e scopri la data d’uscita.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 2
Emozione - 3

2.9