28 Anni Dopo: Il Tempio delle Ossa, il nuovo trailer anticipa un capitolo più cupo e disperato
28 Anni Dopo: Il Tempio delle Ossa, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures, arriverà nei cinema italiani il 15 gennaio 2026.
Il nuovo trailer di 28 Anni Dopo: Il Tempio delle Ossa conferma le intenzioni di Nia DaCosta: portare la saga nata con 28 Giorni Dopo verso un territorio ancora più cupo, corrosivo e profondamente umano. Il film, seguito diretto degli eventi raccontati in 28 Giorni Dopo e 28 Anni Dopo, riunisce un cast di grande peso e una squadra creativa che conosce alla perfezione l’universo infetto plasmato da Danny Boyle e Alex Garland.
Un cast solido guidato da Ralph Fiennes
La storia vede Ralph Fiennes tornare nel ruolo del dottor Kelson, affiancato da Jack O’Connell, Alfie Williams, Erin Kellyman e Chi Lewis-Parry. Volti noti e nuove leve che contribuiscono a definire un mondo dove la minaccia non è più soltanto virale, ma profondamente umana. Dietro la sceneggiatura c’è ancora una volta Alex Garland, autore che ha reso l’immaginario della saga inconfondibile. Alla produzione, i premi Oscar Danny Boyle e Cillian Murphy assicurano continuità, ambizione e un tono coerente con le origini del franchise.
Un mondo dove il pericolo non sono più gli infetti
Nella sinossi ufficiale, il dottor Kelson si trova invischiato in una relazione sconvolgente, capace di alterare il destino stesso dell’umanità. Parallelamente, l’incontro tra Spike e Jimmy Crystal si trasforma in una spirale di terrore senza vie di fuga. Il cuore del racconto, però, è un ribaltamento radicale: gli infetti non sono più la principale minaccia. È la disumanità dei sopravvissuti a emergere come il vero orrore del nuovo capitolo. Una scelta narrativa che spinge la saga verso un territorio ancora più politico, disturbante e attuale.
Arrivo nelle sale italiane
28 Anni Dopo: Il Tempio delle Ossa, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures, arriverà nei cinema italiani il 15 gennaio 2026. Il trailer suggerisce un’opera che amplia l’universo costruito da Boyle e Garland, preservandone i toni crudi ma spingendosi più a fondo nel conflitto morale che accompagna ogni apocalisse. Se le premesse saranno mantenute, ci troveremo davanti a uno dei capitoli più maturi e inquietanti dell’intera saga.

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