Omen – L’origine del presagio: come si collega agli eventi della trilogia originale?
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Omen – L’origine del presagio riporta in vita un franchise horror per ampliare l’universo narrativo del film Presagio del 1976 senza contraddirlo in modo irreparabile. Il film di Arkasha Stevenson sceglie di non limitarsi a imitare ciò che è già stato fatto, ma ricostruisce le premesse che porteranno alla nascita di Damien, reinterpretando eventi ritenuti canonici per quasi cinquant’anni. Il risultato è un prequel che omaggia il passato ma osa rinnovare la mitologia, offrendo nuove spiegazioni, nuovi personaggi e un legame più diretto tra la volontà della Chiesa, la figura del Diavolo e il destino dell’Anticristo.

La storia originale: la leggenda dello sciacallo in Omen – L’origine del presagio
Nel Presagio del 1976, il fulcro della rivelazione è chiaro: Damien non è nato da una donna, ma dal corpo di uno sciacallo. Questo dettaglio macabro consegnava al pubblico una verità incontrovertibile sulla natura inumana del bambino e sull’aspetto sacrilego del suo concepimento. La scena in cui Robert Thorn scopre i resti dello sciacallo nel cimitero romano è una delle immagini più iconiche del film, un simbolo della totale corruzione spirituale che circonda Damien. I sequel – Damien: Omen II e Omen III: The Final Conflict – mantengono questa versione delle origini, rendendola parte integrante del lore della saga e del modo in cui i personaggi interpretano gli eventi che li travolgono.
L’eredità satanica reinterpretata da Arkasha Stevenson
Omen – L’origine del presagio parte da una domanda semplice ma radicale: e se la presunta madre sciacallo fosse un simbolo più che un fatto anatomico? Il film introduce Margaret Daino, una giovane donna destinata inconsapevolmente a diventare il tramite umano per la nascita dell’Anticristo. Non è un’aggiunta marginale, ma una sovrascrittura meditata: Margaret è una discendente del Diavolo, segnata dalla nascita da una linea di sangue demoniaca. Il film suggerisce che la natura “sciacallo” non sia un’origine animale, bensì una manifestazione metaforica della parte demoniaca presente nel corpo di Margaret. L’animale bruciato nel prequel e i resti trovati nel film del 1976 possono quindi coesistere narrativamente come tracce simboliche della stessa essenza maledetta.
La cospirazione della Chiesa come collante tra le due linee temporali in Omen – L’origine del presagio
Uno degli elementi più forti del prequel è la rappresentazione di una setta interna alla Chiesa cattolica, convinta che l’unico modo per ricondurre le masse alla fede sia provocare l’avvento dell’Anticristo. Questa rete segreta, composta da preti, suore e alti prelati, organizza scientemente il concepimento di Damien e il successivo affidamento ai Thorn. Questo tassello mancava completamente nel materiale originale, dove la presenza dei satanisti risultava più frammentaria e meno strutturata. Omen – L’origine del presagio espande questo aspetto, offrendo un quadro più ampio delle forze in gioco e spiegando perché Padre Brennan, nel film del 1976, fosse terrorizzato dall’idea che la Chiesa scoprisse la verità su Damien: conosceva gli artefici del piano e temeva il loro potere.

Il trauma di Margaret e la nascita dei gemelli
Il film Omen – L’origine del presagio introduce un elemento narrativo finora assente dalla saga: la nascita di una sorella gemella di Damien. La scena del parto, orchestrata con sadico controllo dai membri della cospirazione, è uno dei momenti più disturbanti del prequel e offre nuove possibilità alla mitologia complessiva. La sopravvivenza di Margaret e della bambina – credute morte – rappresenta la principale divergenza rispetto alle versioni precedenti. Le loro esistenze, una volta taciute, diventano ora un potenziale pericolo per chiunque abbia contribuito alla nascita dell’Anticristo e, allo stesso tempo, un possibile contrappeso al potere di Damien. Nella trilogia originale non vi è alcun accenno a una gemella, ma il nuovo tassello apre la porta a un’espansione futura coerente.
La riconnessione diretta col film del 1976
Negli ultimi minuti del prequel Omen – L’origine del presagio, la narrazione si riallaccia in maniera impeccabile agli eventi iniziali del Presagio. Damien viene portato nell’ospedale romano dove, di lì a poco, Robert Thorn lo adotterà, ignaro del complotto che gli è stato apparecchiato. Anche la figura di Padre Spiletto viene riconsiderata alla luce dei nuovi eventi, trasformandosi da semplice intermediario del male a membro consapevole della setta interna alla Chiesa. Questo allineamento narrativo fa sì che il prequel si chiuda esattamente dove comincia la trilogia, senza invadere né riscrivere le scene storiche del film originale.

L’eredità dei sequel e i possibili sviluppi futuri dopo Omen – L’origine del presagio
I tre film della serie classica raccontano la crescita, la maturità e la caduta di Damien, senza mai mettere in discussione le sue origini. Il prequel, pur rielaborando la genesi del personaggio, non altera in alcun modo gli eventi successivi: Damien frequenterà la scuola militare, sarà protetto dai suoi seguaci, raggiungerà il potere politico e tenterà di fermare la Seconda Venuta, proprio come mostrato in Damien: Omen II e Omen III: The Final Conflict. Tuttavia, Omen – L’origine del presagio apre spiragli inediti, soprattutto riguardo alla gemella sopravvissuta e al ruolo di Margaret come possibile antagonista della Chiesa e dei satanisti. Questi elementi, non presenti nella trilogia classica, potrebbero alimentare nuovi capitoli, prequel intermedi o una nuova linea narrativa parallela.
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