Addio a Danny Seagren, il primo Spider-Man live-action: si è spento a 81 anni
Danny Seagren, artista multiforme e volto dello Spider-Man televisivo degli anni ’70, si è spento a 81 anni.
Il primo Uomo Ragno “dal vivo” non era né Tobey Maguire né un protagonista hollywoodiano. Era Danny Seagren, artista multiforme e volto — anzi, corpo e movenze — dello Spider-Man televisivo degli anni ’70. Si è spento a 81 anni, come confermato dalla famiglia in un necrologio raccolto da The Hollywood Reporter. Una carriera nata a Minneapolis e sbocciata a New York, prima che il sole del Sud e qualche buca a golf lo accompagnassero verso gli anni della pensione.
La notizia è stata ricordata anche da Guy Gilchrist, storico nome della famiglia Muppet, con un post affettuoso su Instagram: “La FAMIGLIA MUPPET ha perso uno dei nostri”.
Seagren era un artista completo: ballerino, scrittore, attore, produttore e soprattutto burattinaio. Il suo trampolino fu The Electric Company, dove dal 1974 al 1977 interpretò una versione muta di Spider-Man nella rubrica ricorrente “Spidey Super Stories”. Tuta integrale, espressione solo fisica e una platea di ragazzini incollati davanti a scenette dai colori pop: era un supereroe ante-litteram, con avversari che spaziavano da Dracula al bizzarro Spoiler, villain dedito a rovinare il divertimento altrui.
Parallelamente, Seagren prestò le proprie abilità ai Muppet e a Sesame Street, dove sostituì in più occasioni Caroll Spinney nel ruolo di Big Bird. Negli anni successivi ampliò il suo mondo creativo realizzando personaggi di marionette per numerosi programmi per bambini, da Capitan Canguro a Miss Peach della Kelly School. Un mestiere fatto di mani, corde, legno, pazienza: tradizioni artigianali che oggi sembrano quasi un’arte perduta.

Il suo Spider-Man, però, rimase una pietra miliare. E Seagren ne era orgoglioso. Raccontò con entusiasmo il provino per ottenere la parte: voleva colpire il produttore Andrew Ferguson, e lo fece… letteralmente. Saltò sulla scrivania durante l’audizione. “Non ricordo se urlò”, disse ridendo, “ma disse: ‘Hai ottenuto il lavoro’”. Per lui non era un ruolo minore o una versione “piccola” dell’eroe Marvel. Era Spider-Man, punto. “Non mi sono mai sentito sciocco”, ricordava. “Ero concentrato sul cercare di essere un supereroe. Mi piaceva moltissimo farlo. Non vedevo l’ora di andare sul set.”