Dick Van Dyke svela il suo segreto per arrivare a 100 anni: “Ci sono solo due cose da evitare”
Alla soglia dei 100 anni Dick Van Dyke ha deciso di raccontare qual è, secondo lui, il vero elisir di lunga vita.
Dick Van Dyke, il leggendario volto di Mary Poppins e Chitty Chitty Bang Bang, è a un passo dal traguardo dei 100 anni — li compirà il 13 dicembre — e ha deciso di raccontare qual è, secondo lui, il vero elisir di lunga vita. E no, non c’entrano pozioni magiche o allenamenti da atleta: si tratta di un modo di stare al mondo.
In una nuova intervista a People, l’attore ha spiegato di aver evitato per tutta la vita due sentimenti corrosivi: rabbia e odio. “Ho sempre pensato che la rabbia divori l’interno di una persona. Lo stesso vale per l’odio”, dice. “Ci sono state cose o persone che non mi piacevano, certo. Ma non sono mai riuscito a provare un odio violento”. Una predisposizione naturale, racconta, che secondo lui gli ha permesso di arrivare ai 99 anni con una mente leggera e un sorriso ancora pronto.

A tenerlo in piedi, ammette, è stata anche la moglie Arlene — che di anni ne ha 54. Nel suo recente diario per il Times, Van Dyke scrive che la loro relazione “è probabilmente la ragione principale per cui non mi sono trasformato in un vecchio brontolone ermetico”. Con ironia tutta sua aggiunge: “Arlene ha la metà dei miei anni e mi fa sentire come se ne avessi due terzi… o tre quarti. Che già è un gran risultato”. Ma Van Dyke non nasconde il rovescio della medaglia: si sente “diminuito” fisicamente e socialmente, e confessa che “ogni singolo amico caro della mia vita se n’è andato”. Una solitudine che pesa, inevitabile quando si è gli ultimi sopravvissuti della propria generazione.
Eppure, Dick Van Dyke resta una fucina di energia. Ha appena pubblicato 100 Rules For Living To 100, un libro in cui ogni “regola” nasce da un episodio della sua lunga vita. Spirito giovane, mente brillante: “Mi sento davvero bene a 100 anni. A volte ho più energia, a volte meno, ma non mi sveglio mai di cattivo umore. Dentro mi sento come un ragazzino di 13 anni“. Quanto alla sua eredità, Van Dyke guarda oltre la sua persona: “È la musica che lasciamo dietro di noi“, dice. Finché esisteranno bambini pronti a cantare Supercalifragilistichespiralidoso o a saltellare sulle note di Chim Chim Cher-ee, lui sarà ancora lì, vivo nel loro entusiasmo.
In oltre settant’anni di carriera, Van Dyke ha collezionato quattro Emmy, un Tony per Bye Bye Birdie, un Grammy per Mary Poppins, un posto nella Television Hall of Fame e persino una stella sulla Walk of Fame. Ma archivia tutto con la semplicità che lo ha sempre contraddistinto: “È stata una vita meravigliosamente piena ed emozionante. Non ho nulla di cui lamentarmi”.
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