Mamma ho perso l’aereo, Culkin sorprende: “Non escludo un nuovo film”

Macaulay Culkin torna a parlare di Mamma, ho perso l’aereo e, a sorpresa, non chiude affatto la porta a un possibile sequel. Anzi: qualche idea per riportare in scena Kevin McCallister ce l’ha già, e non sembra aver paura di giocare con la propria stessa leggenda cinematografica. Durante l’evento A Nostalgic Night With Macaulay Culkin, tenutosi al Long Beach Convention and Entertainment Center per celebrare i 35 anni del film, l’attore – oggi 45enne – ha ammesso: “Non sarei del tutto contrario” a tornare nei panni che lo hanno reso famoso nel 1990 e poi nel 1992 con Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York.

E allora, come immagina Kevin da adulto? Culkin lo vede vedovo o divorziato, alle prese con un figlio e con quel classico tran tran familiare dove il lavoro rischia di mangiarsi gli affetti. Il risultato? Il figlio, risentito per le attenzioni mancanti, lo chiude fuori di casa. E lì, invece delle solite trappole ai ladri, arrivano quelle escogitate dal bambino… contro papà. Una sorta di resa dei conti affettuosa, dove la casa diventa la metafora del cuore da riconquistare. L’attore non ha lasciato intendere se ci sia qualcosa di concreto in cantiere, né se qualche studio lo abbia contattato. Per ora, il suo resta un “what if” raccontato ai fan. Del resto, non è l’unico a essersi espresso sul tema.

Decisamente meno possibilista Chris Columbus, regista dei primi due capitoli: per lui riportare in vita Mamma, ho perso l’aereo oggi sarebbe un errore. “È stato un momento speciale, irripetibile”, ha detto a Entertainment Tonight, ricordando come il sequel del ’92 fosse nato proprio grazie alla continuità del cast e dell’età dei protagonisti. Un equilibrio che, secondo lui, appartiene ormai al passato e andrebbe lasciato lì, al sicuro tra i ricordi, proprio come facevano una volta, quando le cose si custodivano e non si “reboottavano”. Culkin sogna, Columbus frena. Ma, a 35 anni di distanza, una cosa è chiara: Kevin McCallister continua ad abitare il cuore del pubblico. E forse, alla fine, è questo il sequel più autentico.

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