Wicked avrà un altro sequel? Universal si sbilancia: “Ci sono cose in corso…”
Universal punta a espandere l’universo di Wicked.
La scopa di Elphaba non è stata ancora riposta. Dopo il debutto trionfale di Wicked: For Good (arrivato nei cinema italiani con la dicitura Parte 2) al botteghino, la Universal Pictures sembra più che intenzionata a restare nel Regno di Oz. A confermarlo è Michael Moses, direttore marketing dello studio, che a Vulture ha parlato di “preparativi in corso” per dare un futuro al franchise. In che forma? Potrebbe trattarsi di un nuovo film, di una serie TV o di qualcos’altro. Ma una cosa è certa: l’idea di tornare a Oz non è solo un desiderio, è quasi un dovere nei confronti del pubblico. “Il successo è enorme, e con un pubblico così coinvolto abbiamo una responsabilità: capire come restare in questo universo”, ha spiegato Moses. Tradotto: il motore è acceso, anche se la strada non è stata ancora tracciata.
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A rincarare la dose ci ha pensato Stephen Schwartz, il papà delle canzoni del musical, che ha rivelato di essere già al lavoro con Winnie Holzman su un nuovo progetto. Non un sequel diretto, precisa, perché la storia di Glinda ed Elphaba è, secondo lui, “completa”. Ma un’aggiunta? Quella sì, potrebbe vedere la luce. E del resto il materiale non manca. Gregory Maguire, autore del romanzo originale, ha scritto ben otto libri collegati al mondo di Wicked, e continua a espandere il suo universo narrativo: quest’anno è uscito Elphie: A Wicked Childhood, prequel dedicato all’infanzia di Elphaba, mentre nel 2026 arriverà Galinda: A Charmed Childhood, stavolta dedicato all’iconica Glinda.
Sul possibile ritorno di Cynthia Erivo e Ariana Grande, però, regna l’incertezza. Se la storia delle due maghe è davvero considerata conclusa, l’idea di rivedere la coppia al centro della scena sembra meno probabile, anche se l’affetto dei fan e l’incredibile successo al botteghino (record storico per un adattamento Broadway con 147 milioni negli USA e 223 milioni worldwide nel weekend d’esordio) rendono difficile escludere tutto a priori. Quel che è certo è che la Universal ha tra le mani un fenomeno culturale e commerciale: i due film hanno già la strada spianata verso il miliardo di dollari complessivi. Con un investimento di circa 550 milioni, risulta quasi naturale che lo studio voglia continuare a esplorare Oz. Insomma: la magia non finisce qui. E, come nelle belle storie di un tempo, quando un regno conquista il cuore del pubblico, tornare a visitarlo non è solo tentazione… è quasi tradizione.
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