La Cina fa pace con Hollywood grazie a un film attesissimo che ha addirittura spodestato Avengers: Endgame

La Cina ritrova la via per Hollywood! È uscito un film Disney che al box office ha scalzato persino Avengers: Endgame.

Per anni si è ripetuto come un mantra: il pubblico cinese non corre più in sala per i film americani. I numeri, d’altronde, non mentivano. Eppure, come spesso accade, basta un titolo giusto per ribaltare le previsioni più cupe. E quel titolo è proprio lui: il nuovo, attesissimo film Disney, già capace di conquistare la vetta delle preferenze in Cina, superando nientemeno che Avengers: Endgame nel ranking dei film hollywoodiani più attesi di sempre su Maoyan. Un risultato che nessuno avrebbe osato pronosticare fino a qualche mese fa. Stiamo parlando di Zootropolis 2.

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A pochi giorni dall’uscita, Zootropolis 2 ha già fatto registrare prevendite da capogiro: 11 milioni di dollari nei primi tre giorni, miglior apertura per una produzione americana dai tempi di Avatar: La via dell’acqua. E non finisce qui: il primo giorno di incassi cinesi ha già superato qualsiasi film d’animazione Disney arrivato dopo la pandemia. Una partenza col piede talmente premuto sull’acceleratore da far impallidire perfino i record di Fast & Furious 9, attuale campione post-Covid con i suoi 32,6 milioni di dollari di prevendite.

C’è un dettaglio che aiuta a capire meglio questo entusiasmo improvviso: il primo capitolo era stato un trionfo assoluto in Cina, con un incasso di 236 milioni di dollari. Eppure, come la storia insegna, non sempre i sequel riescono a replicare la magia. In questo caso, però, la febbre da sala sembra tornata ai livelli “di una volta”: il pubblico cinese non soltanto vuole vedere questo film, lo pretende. E il sorpasso su Avengers: Endgame – 185 mila voti contro uno dei colossi Marvel più amati – lo dimostra con chiarezza.

Zootropolis 2 Recensione Cinemtographe.it

Il quesito ora è un altro: riuscirà a mantenere il passo nelle settimane successive? L’incognita c’è sempre, ma un segnale forte è già arrivato: in Cina non c’è disaffezione per Hollywood, c’è selezione. I film americani li guardano volentieri, purché siano quelli che il pubblico sente davvero “imperdibili”. E chissà: dopo questo exploit, i discorsi sulla crisi irreversibile del cinema americano nel mercato cinese potrebbero subire una pausa. Anche perché, subito dopo, toccherà ad Avatar 3, e se la storia di Cameron ci insegna qualcosa, è che in Cina lui non delude mai. Insomma, forse Hollywood non ha riconquistato la Cina. Ma questo film, almeno per ora, l’ha certamente sedotta di nuovo.

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