Wicked – Parte 2: cosa ne pensa la critica?
Un secondo capitolo più intimo, più cupo e, per molti, perfino migliore del primo.
A pochi giorni dall’uscita in sala, le recensioni di Wicked – Parte 2 sono già arrivate, e non si può dire che siano passate inosservate. Dopo il trionfo del primo film – oltre 758 milioni di dollari incassati e due Oscar in bacheca – la seconda parte dell’adattamento del musical di Broadway parte subito con il vento in poppa: 97% di gradimento dal pubblico su Rotten Tomatoes e un solido 71% dalla critica.
Gli spettatori parlano addirittura di un miglioramento rispetto al film precedente. E se su alcuni aspetti le opinioni restano divise, un punto mette tutti d’accordo: le interpretazioni. Cynthia Erivo ed Ariana Grande reggono il cuore emotivo della storia, e quest’ultima finisce perfino al centro di chiacchiere e sussurri di stagione… quelli che, nel periodo degli Oscar, contano sempre parecchio.

Il trionfo di Ariana Grande secondo The Hollywood Reporter
David Rooney, critico capo dell’Hollywood Reporter, punta il riflettore sulla nuova Glinda: secondo lui è proprio Ariana Grande a offrire la performance più memorabile del film. La definisce tenera, complessa, stratificata. E lodando il modo in cui interpreta The Girl in the Bubble, sottolinea come il film abbia finalmente dato al personaggio di Glinda un peso drammatico pari a quello di Elphaba. Rooney non risparmia emozione: durante la scena di For Good, racconta, metà della sala piangeva senza ritegno.
Per Vulture, un film più intimo e classico
Bilge Ebiri nota una virata stilistica del regista Jon M. Chu: meno spettacolo coreografico, più intimità da musical d’altri tempi. Meno West Side Story, più Meet Me in St. Louis. Secondo Vulture, questa scelta rende For Good più cupo, più umano e – soprattutto – un finale sorprendentemente soddisfacente per il dittico di Wicked.
La BBC: predica ai convertiti, ma funziona meglio del primo
Caryn James di BBC non si fa illusioni: Wicked resta Wicked, con i suoi colori pastello e il sentimentalismo spinto. Ma aggiunge una verità antica quanto Broadway: se ti piace il primo, il secondo ti piacerà ancora di più. Lo definisce più accattivante, più compatto e piacevolissimo da guardare dall’inizio alla fine.
L’Associated Press va controcorrente
L’AP si smarca dal coro, definendo For Good un film eccessivo, saturo, in cui più che essere trascinati nella magia, si finisce col guardare lo spettacolo da lontano, come dal mezzanino di un teatro. Pur ammirando Erivo e riconoscendo il talento in campo, il commento è chiaro: troppo rosa, troppo verde, troppo tutto.
USA Today celebra una chiusura “wickedissima”
Brian Truitt, dalle pagine di USA Today, si diverte e lo dice: scimmie volanti, Goldblum nel suo habitat naturale, romance in versione PG, un pizzico di body horror e scarpe luccicanti. Qualche complicazione qua e là nel finale? Sì. Ma come ultima parola sulla storia di Elphaba e Glinda, secondo lui non si poteva chiedere di meglio.
Critiche più o meno entusiaste, ma nessuno nega che Wicked – Parte 2 sia un film ambizioso e potentemente emotivo. Nelle sale italiane da oggi, mercoledì 19 novembre.
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