La casa nella prateria, Melissa Gilbert e quel “nauseante” bacio dato a 15 anni

La star de La casa nella prateria Melissa Gilbert ricorda di quanto ha dovuto baciare un collega molto più grande di lei.

La discussione intorno ai commenti di Megyn Kelly su Jeffrey Epstein continua ad allargarsi, e tra le voci più dure si è aggiunta quella di Melissa Gilbert, storica protagonista de La casa nella prateria. Dopo le dichiarazioni di Kelly durante la puntata del 12 novembre del suo programma su SiriusXM – nelle quali ha minimizzato la gravità delle violenze di Epstein parlando di “ragazzine appena maggiorenni” e sostenendo che “c’è differenza tra un quindicenne e uno di cinque anni” – il mondo dello spettacolo ha reagito con forza.

Tra i primi a esporsi c’è stata Christina Ricci, che ha definito Kelly “un pericolo per i bambini”, mentre sui social è nato l’hashtag #IWasFifteen, con cui molte donne hanno raccontato esperienze vissute da adolescenti. Gilbert ha scelto di unirsi con una serie di immagini tratte dal set della serie che l’ha resa celebre: lei, quindicenne, impegnata in una scena di bacio con Dean Butler, più grande di circa 8 anni. Accanto alle foto, il suo commento: “Sono davvero nauseata. Ero una bambina. Avevo 15 anni”.

La casa nella prateria, Melissa Gilbert cinematographe.it

L’attrice ha ricordato come, nonostante la differenza d’età nelle scene, la sua sicurezza fosse sempre stata una priorità sul set. “Grazie a Dio per mia madre e per Michael Landon”, ha scritto, specificando che non ci furono episodi scorretti durante la produzione. Il punto, per lei, resta un altro: in un’industria che spesso dimenticava l’età reale delle sue giovani interpreti, non tutte hanno avuto la fortuna di trovarsi in un ambiente protetto. “Megyn Kelly, devi stare attenta alle tue parole”, ha concluso.

Il confronto tra le due non è nuovo. A inizio anno Gilbert aveva già replicato a Kelly, che aveva criticato il reboot di La casa nella prateria annunciato da Netflix temendo una versione “woke-ificata”. La risposta dell’attrice era stata netta: guardate l’originale. La serie degli anni Settanta, ha ricordato, trattava già temi come razzismo, nativismo, antisemitismo, dipendenze e violenza domestica, ben prima che qualcuno coniasse l’etichetta “woke”.

Il nuovo adattamento, guidato dalla showrunner Rebecca Sonnenshine, è tuttora in lavorazione e non ha una data di uscita. Nel frattempo, la polemica intorno alle parole di Kelly continua a sollevare domande sul modo in cui si parla – e si minimizza – la violenza subita dai minori, ieri come oggi.

Fonte: Variety