Die My Love è un folle viaggio sulla maternità e su cosa significa essere donna
Die My Love non è solo un film sulla depressione post-partum, ma anche il viaggio folle di una donna che vuole sentirsi amata.
Una coppia di neo genitori si trasferisce in una tranquilla casa in campagna, ma la giovane madre cade vittima della depressione post-partum: così comincia il viaggio di Jennifer Lawrence in Die My Love. Il film, tratto dal libro omonimo (nella versione italiana è Ammazzati amore mio) di Ariana Harwicz, è il racconto di una maternità sofferta, ma è soprattutto il ritratto viscerale di cosa significa essere donna. Grace (Lawrence) e il marito Jackson (interpretato da Robert Pattison) sono una giovane coppia che ha appena avuto un bambino: la gioia per il lieto evento viene accolta in maniera diversa dalla neo mamma. La casa, appartenuta alla famiglia di lui, diventa il luogo in cui Grace manifesta tutte le sue paure. Il tempo sembra non passare mai e la quotidianità è scandita dai pianti del bambino oppure da attimi di silenzio in cui il piccolo dorme. La realtà comincia a incrinarsi e così anche la salute mentale della donna inizia a vacillare, tanto da arrivare a non distinguere più cos’è vero e cos’è frutto della sua immaginazione.
Die My Love: quando la maternità diventa un film dell’orrore

La depressione post-partum e una condizione che colpisce le donne in almeno il 7% dei casi dopo il primo anno dal parto. Non è una situazione semplice da affrontare perché influenza sia lo stato fisico che psicologico della persona. Il romanzo della Harwicz descrive molto bene lo stato di salute della sua protagonista, che non ha un nome preciso – a differenza del film. La scelta potrebbe essere non casuale poiché la depressione post-partum può colpire ogni donna. Si tratta di un vero e proprio rifiuto verso tutto ciò che ci circonda, anche verso il bambino appena nato. A livello mentale può innescare sintomi come l’apatia, irritabilità, disturbi del sonno e dell’appetito.
Il mondo di Grace si trasforma in un film dell’orrore in cui emerge tutto il suo disagio verso una condizione che forse non riesce a capire fino in fondo. La casa passa dall’essere un nido d’amore a diventare un luogo claustrofobico, in cui si sente intrappolata insieme al suo bambino. Ed ecco che realtà e fantasia si mescolano, portandola ad immaginare cose e persone che interferiscono con il suo quotidiano. Grace gioca con queste nuove sensazioni; c’è un uomo che flirta con lei, la bacia e con passione si lascia trasportare in un turbine di erotismo che non provava da tanto tempo. Suo marito Jackson appare distante, forse ha un amante: è per questo che ha smesso di toccarla? Significativa la scena in cui si guarda allo specchio nuda, osservando le forme del suo corpo e in che modo esso è cambiato dopo la gravidanza. Si sente ancora attraente? Suo marito la considera ancora bella?
L’orrore vissuto da Grace lentamente sfocia nella follia, o almeno così sembra. Il libro è un flusso di coscienza continuo proprio perché le sensazioni provate dalla neo mamma sono confuse, complesse, emotive, ma anche sensuali. Il viaggio nella maternità è anche un percorso onirico in cui la protagonista sogna, e quindi desidera, sentirsi di nuovo una donna ed essere amata per quello che è. Non vuole essere considerata solo una madre: essere genitore non è la fine di un ciclo vitale, ma l’inizio di un nuovo capitolo.
Il significato del fuoco nel finale di Die My Love

Il finale di Die My Love è emblematico. Grace cammina nuda in mezzo a una foresta in fiamme, dopo che lei stessa ha acceso quel fuoco; è un atto liberatorio, che simboleggia la sua totale resa alla follia. La sua situazione di prigionia la stava opprimendo, ma non è riuscita a uscirne fuori, preferendo soccombere ad essa e quindi spogliarsi (letteralmente) di tutto. Il fuoco rappresenta anche l’esternazione delle sue emozioni, dato è un elemento potente e violento in natura, impossibile da domare. Suo marito Jackson prova a salvarla, e nel finale lo vediamo cercarla disperatamente tra gli alberi incendiati. Quando finalmente scorge sua moglie, si rende conto che potrebbe essere troppo tardi: Grace è ormai immersa nel fuoco e continua a camminare senza curarsene. Alla fine, quindi Jackson, sembra accettare il fatto che l’amore non è abbastanza e che non potrà salvarla.
Il fuoco può anche simboleggiare la relazione tra moglie e marito in Die My Love: passionale, ma distruttiva per entrambi. E infatti è in linea con il finale, che sembra alludere a una non-risoluzione.