Peppe Vessicchio e quell’intervista del 2023 a Verissimo: “i miei polmoni sono compromessi”

Il direttore d’orchestra amato dal pubblico di Sanremo si è spento dopo una lunga lotta ai danni provocati dall’amianto respirato da bambino.

Una polmonite interstiziale lo ha stroncato a 69 anni. Peppe Vessicchio, il direttore d’orchestra per antonomasia della TV, se n’è andato allo stesso modo con cui ha vissuto: senza clamore. A posteriori sanno di presagio le parole pronunciate in un’intervista del 2023, a Verissimo: I miei polmoni sono compromessi – disse alla padrona di casa Silvia Toffanin -. Non sono i polmoni di una persona in equilibrio. Credo che la musica mi aiuti a sostenere tutto questo”.

Peppe Vessicchio e la polmonite interstiziale provocata dall’amianto: il ricordo di un maestro

Peppe Vessicchio rivelò che i suoi problemi erano compromessi già nel 2023 - Cinematographe.it

Non cercava la compassione altrui. Gli interessava unicamente mettere le carte in tavola, mostrando una parte di sé fino ad allora tenuta nascosta al grande pubblico. I guai di salute Peppe Vessicchio se li portava dietro dall’infanzia a Napoli, quando respirava amianto, vicino alla fabbrica dove lavorava il padre. “Ai dipendenti regalavano latte, convinti che purificasse. Nessuno parlava di rischio. Mio padre è una vittima dell’amianto”. Così è stata svezzata un’intera generazione.

Peppe Vessicchio rivelò che i suoi problemi erano compromessi già nel 2023 - Cinematographe.it

Aveva pianto la morte di tanti amici, scomparsi per il mesotelioma. Presto o tardi, Peppe Vessicchio sapeva che avrebbe pagato lo stesso prezzo gli errori di allora. Eppure, non si è mai fermato, tra prove, arrangiamenti e serate, sorretto da una passione viscerale. La musica era una respirazione forzata, un modo di andare avanti, a testa alta e con il sorriso stampato sul volto.

La polmonite interstiziale toglie l’aria un pezzo alla volta, infiammando quel tessuto che serve a respirare, Può nascere da infezioni, da sostanze tossiche o semplicemente da anni di esposizione invisibile. Il caso di Peppe Vessicchio lo dimostra. Come se ne esce? Con la prevenzione allo smog e ai residui industriali. La storia del maestro (e di molti altri prima di lui) può e deve servire da lezione.

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