Peppe Vessicchio, lo spettacolo italiano piange il maestro: messaggi d’addio da Fiorello a Fedez, da Conti ad Amadeus
Lo spettacolo italiano è in lutto per la scomparsa del maestro Peppe Vessicchio. I ricordi social delle star
Lo spettacolo italiano è in lutto per la scomparsa del maestro Peppe Vessicchio, 69 anni, direttore d’orchestra e volto storico della musica leggera italiana. L’annuncio è arrivato sabato 8 novembre: secondo quanto riportato, il maestro è deceduto all’ospedale Ospedale San Camillo di Roma, a causa di una polmonite interstiziale precipitata molto rapidamente.
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I messaggi di cordoglio si sono moltiplicati nelle ore successive. Carlo Conti ha scritto: “Con il maestro Vessicchio se ne va un altro grande protagonista del Festival e della musica italiana… era diventato un’istituzione”. “Buon viaggio Maestro. Ti ho voluto tanto bene”, scrive Paolo Bonolis. “Ciao Maestro, che brutto colpo. Grazie per esserci stato in un momento difficile della mia vita. Felice ed onorato di aver condiviso tanti bei ricordi insieme. Non mi sembra vero”, scrive Fedez su Instagram.
Il conduttore Amadeus, che lo conosceva da tantissimo tempo, ha ricordato: “Ci conoscevamo da 30 anni … fino a pochi giorni fa abbiamo riso e scherzato, in onda e dietro le quinte. Mancherai tanto a tutti. Ciao Peppe V.” Artisti come Fedez, Alessandra Amoroso, Stash (The Kolors), e molti altri hanno pubblicato sui social foto, ricordi e parole affettuose, sottolineando l’importanza del maestro tanto come professionista quanto come persona.
“Ti abbiamo amato tutti. Ciao Maestro”, ha scritto Fiorello su X. Emma Marrone ha salutato il direttore d’orchestra con un semplice: “No Beppe no…”. Alessandra Amoroso ha invece scelto queste parole per ricordare Peppe Vessicchio: “Non ci credo. Ti voglio bene maestro. Per sempre il tuo cavallo pazzo”.
Nato a Napoli il 17 marzo 1956, Vessicchio ha iniziato come arrangiatore prima di imporsi come direttore d’orchestra. Il suo nome è indissolubilmente legato al Festival di Sanremo: ha diretto per decenni l’orchestra, diventando icona tanto per il pubblico quanto per gli artisti. Ma la sua presenza andava oltre il palco sanremese: collaborazioni con grandi nomi della musica italiana, programmi televisivi, e un rapporto con il pubblico fatto di semplicità, ironia e competenza.