La ragazza del mare: ecco come Daisy Ridley si è preparata per il film

Daisy Ridley ha affrontato una preparazione straordinariamente intensa per interpretare Gertrude “Trudy” Ederle nel film La ragazza del mare (Young Woman and the Sea), la storia vera della prima donna che nel 1926 attraversò a nuoto la Manica. L’attrice britannica, nota per il ruolo di Rey in Star Wars, ha raccontato in un’intervista a Variety quanto l’allenamento sia stato impegnativo sia fisicamente che mentalmente.

L’allenamento estremo di Daisy Ridley per La ragazza del mare

la ragazza del mare recensione; cinematographe.it

Per mesi Ridley ha lavorato con la campionessa olimpica Siobhan-Marie O’Connor, seguendo un programma di nuoto quotidiano tra piscina e mare aperto per acquisire resistenza e tecnica. L’attrice ha confessato di avere paura dell’oceano, ma ha voluto superare questo limite per dare autenticità al suo personaggio. Durante le riprese ha nuotato realmente in acque aperte per nove giorni consecutivi nel Mar Nero, affrontando freddo, correnti e stanchezza sotto la supervisione del team di sicurezza.

Le difficoltà non erano solo fisiche: il costume in lana tipico degli anni Venti, fedele alla realtà storica, si appesantiva in acqua rendendo ogni movimento più difficile. Ridley ha descritto la sensazione come “indossare delle scarpe mentre si nuota”, evidenziando quanto sia stato complesso restare concentrata e naturale davanti alla macchina da presa.

la ragazza e il mare; cinematographe.it

Oltre alla fatica, l’esperienza ha rappresentato una profonda trasformazione emotiva. Interpretare Trudy Ederle ha permesso a Ridley di riflettere sulla forza e sulla determinazione delle donne che, in epoche in cui lo sport femminile era quasi invisibile, hanno infranto barriere e pregiudizi. L’attrice ha dichiarato che il momento in cui è emersa dall’acqua dopo le ultime riprese è stato per lei “una conquista personale e professionale”.

Con La ragazza del mare, Daisy Ridley porta sullo schermo una storia di coraggio, emancipazione e resistenza. Il film, diretto da Joachim Rønning e prodotto da Disney, restituisce dignità a una figura femminile pioniera, trasformando un’impresa sportiva in un racconto universale di forza e ispirazione.