Guillermo del Toro: “Preferirei morire piuttosto che usare l’intelligenza artificiale nei miei film”

Guillermo del Toro non ha dubbi: nei suoi film, l’intelligenza artificiale non entrerà mai. In una recente intervista con NPR, il regista premio Oscar ha dichiarato che preferirebbe morire piuttosto che usare l’IA – “in particolare quella generativa” – in uno dei suoi progetti futuri.

“L’intelligenza artificiale, soprattutto quella generativa, non mi interessa, né mi interesserà mai”, ha spiegato. “Ho 61 anni e spero di non arrivare mai al punto di doverla usare. Qualcuno mi ha scritto per chiedermi qual è la mia posizione sull’IA. La mia risposta è stata molto breve: ‘Preferirei morire’.”

Del Toro, da sempre attento ai rapporti tra uomo, tecnologia e mostruosità (in senso letterale e simbolico) ha paragonato il fascino culturale per l’IA all’“arroganza” del dottor Frankenstein, il folle scienziato che dà vita al mostro nel classico di Mary Shelley, al centro del suo prossimo film per Netflix, in uscita il 7 novembre.

“Volevo che Victor [Frankenstein] avesse l’arroganza dei ‘tech bros’ di oggi,” ha raccontato il regista de Il labirinto del fauno e La forma dell’acqua. “È cieco di fronte alle conseguenze delle proprie azioni, crea qualcosa senza chiedersi dove possa portare. E credo che dovremmo tutti fermarci un attimo e riflettere su dove stiamo andando.”

Per del Toro, il vero pericolo non risiede nella tecnologia in sé, ma nella “stupidità naturale” che la governa. “È la stupidità naturale che guida la maggior parte delle peggiori caratteristiche del mondo”, ha detto con il suo consueto sarcasmo visionario.

Il suo Frankenstein – con un cast che include Jacob Elordi, Oscar Isaac, Mia Goth, Christoph Waltz e Ralph Ineson – promette di essere una nuova, oscura riflessione sull’ambizione umana e sul desiderio di superare i limiti della creazione. Arriverà su Netflix il prossimo 7 novembre.

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