The Rocky Horror Picture Show: 12 curiosità incredibili sul musical
Alcuni interessanti aneddoti su un vero e proprio cult.
Uscito nel 1975 e inizialmente snobbato dal pubblico, The Rocky Horror Picture Show è diventato nel tempo un fenomeno di culto assoluto, capace di unire cinema, teatro e liberazione identitaria in un’esperienza irripetibile. Travestimenti, balli, proiezioni di mezzanotte e partecipazione del pubblico ne hanno fatto un simbolo di libertà e trasgressione. Forse però non tutti conoscono dodici curiosità, retroscena e aneddoti che raccontano la nascita e la leggenda del film di Jim Sharman.
1. The Rocky Horror Picture Show: un flop diventato immortale

Alla sua uscita nel 1975, il film fu un disastro commerciale. Tutto cambiò un anno dopo, quando il Waverly Theater di New York iniziò a proiettarlo a mezzanotte: nacque così la tradizione delle midnight screenings, con spettatori travestiti, battute urlate allo schermo e “shadow cast” che recitavano dal vivo. Da allora, il film non ha mai smesso di essere proiettato, diventando quello con la più lunga tenitura cinematografica della storia.
2. Quelle labbra erano sue, ma la voce era di un altro
L’immagine più iconica del film – le labbra rosse che cantano Science Fiction/Double Feature – appartiene a Patricia Quinn, interprete di Magenta. Tuttavia, la voce che sentiamo è di Richard O’Brien, autore del musical e interprete di Riff Raff. L’abbinamento visivo e sonoro è diventato una delle firme più riconoscibili del film.
3. Frank-N-Furter doveva parlare con accento tedesco in The Rocky Horror Picture Show

In origine, il personaggio del dottor Frank-N-Furter doveva avere un marcato accento tedesco, in omaggio ai classici dell’horror. Tim Curry cambiò idea dopo aver ascoltato una signora con un accento aristocratico inglese su un autobus e decise di reinterpretarlo “come la Regina d’Inghilterra”. Una scelta che, non c’è dubbio a proposito, diede al personaggio un tono irresistibilmente teatrale e ambiguo.
4. Mick Jagger e David Bowie volevano il ruolo
Dopo il successo teatrale londinese, molte star del rock mostrarono interesse per la versione cinematografica. Mick Jagger, David Bowie e Lou Reed volevano interpretare Frank-N-Furter, ma il regista Jim Sharman scelse di restare fedele al cast originale del West End, permettendo così a Tim Curry di firmare uno dei debutti più esplosivi, e ricordati, della storia del cinema.
5. The Rocky Horror Picture Show: riprese gelide e una polmonite vera

Le riprese si svolsero tra i Bray Studios e il castello Oakley Court, in Inghilterra, durante un inverno particolarmente freddo. Il set non aveva riscaldamento, e gli attori giravano spesso bagnati. Susan Sarandon, che interpretava Janet, si ammalò di polmonite dopo la scena nella piscina, ma continuò a recitare.
6. Il castello di Frank-N-Furter esiste davvero
Il maniero gotico in cui si svolge la storia è Oakley Court, nei pressi di Windsor. Costruito nel 1859, era stato utilizzato dalla Hammer Films per molti horror classici, come Le spose di Dracula. Le scene interne, invece, furono girate nei vicini Bray Studios. Oggi Oakley Court è un hotel di lusso e meta di pellegrinaggio per i fan del film.
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7. Rocky non canta in The Rocky Horror Picture Show

Peter Hinwood, il modello scelto per interpretare il “muscleman” Rocky, aveva l’aspetto perfetto ma nessuna dote vocale. La sua voce fu interamente sostituita in post-produzione dal cantante Trevor White. Hinwood, imbarazzato dal film, lasciò presto la carriera cinematografica e divenne antiquario.
8. Il triangolo rosa
Sul camice di Frank-N-Furter spicca un triangolo rosa all’altezza del cuore. Durante il nazismo, questo simbolo era utilizzato per identificare gli omosessuali nei campi di concentramento. In seguito è stato ribaltato verso l’alto e adottato come emblema di orgoglio e rivendicazione dalla comunità LGBTQ+.
9. Uova di Pasqua sul set

Durante le riprese, la troupe nascose vere uova colorate – Easter eggs – in diversi punti della scenografia, alcune delle quali compaiono effettivamente nel film. Una si può scorgere sotto il trono di Frank-N-Furter, dando origine alla celebre espressione oggi usata per indicare riferimenti nascosti nelle opere cinematografiche.
10. Il make-up da leggenda di The Rocky Horror Picture Show
Il trucco di Frank-N-Furter fu ideato da Pierre La Roche, make-up artist di David Bowie e “creatore” di Ziggy Stardust. Tuttavia, il truccatore lavorava con grande lentezza, così Tim Curry imparò a truccarsi da solo per risparmiare tempo, perfezionando il suo look da icona glam.
11. La scena della cena (e delle vere urla)

Durante la famosa scena della cena, gli attori non erano stati informati che sotto la tovaglia si trovava un finto cadavere. Quando Tim Curry la sollevò davanti alla macchina da presa, le urla e le reazioni di orrore furono del tutto autentiche, rendendo la sequenza ancora più grottesca e memorabile.
12. Da spettacolo underground a manifesto queer
Nato come musical low-budget per i teatri del West End, The Rocky Horror Picture Show è diventato nel tempo un simbolo della cultura queer e della libertà sessuale. Le proiezioni notturne hanno offerto spazio di espressione e appartenenza a intere generazioni marginalizzate. Nel 2005 è stato inserito nel National Film Registry della Library of Congress come opera “culturalmente, storicamente e artisticamente significativa”.