Addio a Penelope Milford, l’attrice candidata all’Oscar per Tornando a casa
Si è spenta all’età di 77 anni Penelope Milford, attrice americana che nel 1978 conquistò la candidatura all’Oscar come miglior attrice non protagonista per Tornando a casa
Si è spenta all’età di 77 anni Penelope Milford, attrice americana che nel 1978 conquistò la candidatura all’Oscar come miglior attrice non protagonista per Tornando a casa, il film di Hal Ashby che raccontò come pochi altri il trauma del ritorno dalla guerra del Vietnam. A confermare la notizia della sua morte è stato il fratello, Doug Milford. Le cause del decesso non sono state rese note.
Nata a St. Louis, Missouri, Penelope Milford aveva saputo distinguersi per un’intensità interpretativa fuori dal comune e per quella presenza scenica discreta ma magnetica che le aveva permesso di passare con naturalezza dal palcoscenico di Broadway al grande schermo. Dopo gli esordi teatrali — tra cui una produzione off-Broadway del 1971 accanto a un giovane Richard Gere — l’attrice aveva conquistato una nomination ai Tony Awards per il musical Shenandoah, confermando la sua versatilità artistica.

Il successo internazionale arrivò con Tornando a casa (Coming Home), dove interpretava Vi Munson, amica della protagonista interpretata da Jane Fonda. Il film, candidato a nove Oscar, ne vinse tre — tra cui miglior attore (Jon Voight) e miglior attrice protagonista (Fonda) — e fece di Milford una delle interpreti più promettenti di quegli anni.
Negli anni successivi partecipò a film di rilievo come Valentino di Ken Russell, Amore senza fine di Franco Zeffirelli, Autopsia di un delitto, Schegge di follia e Crocevia per l’inferno. Il suo talento trovò spazio anche in televisione, dove recitò accanto a giganti come Henry Fonda, Cloris Leachman e Timothy Hutton nel film per la TV The Oldest Living Graduate (1980), vincitore di un Emmy. La si ricorda anche per Seizure: The Story of Kathy Morris (1980) con Leonard Nimoy e per il potente dramma The Burning Bed (1984), con Farrah Fawcett, che affrontava il tema della violenza domestica e vinse numerosi riconoscimenti.
Con il passare degli anni, Milford scelse di allontanarsi dai set e dai riflettori. Dal 2003 viveva nella valle dell’Hudson, a Saugerties, dove si era dedicata alla tutela dell’ambiente e alla vita di comunità. Una decisione coerente con il suo spirito schivo e riservato, ma anche con quella sensibilità che aveva sempre trasmesso attraverso i suoi personaggi: donne forti, fragili, profondamente umane.