KPop Demon Hunters in live-action? Ecco perché non funzionerebbe
Maggie Kang spegne ogni possibilità di un live action per KPop Demon Hunters, la hit musicale disponibile su Netflix
Il successo travolgente di KPop Demon Hunters non ha cambiato le idee della sua creatrice, Maggie Kang. Nonostante il film d’animazione sia diventato un fenomeno globale, Kang ha dichiarato alla BBC di non voler vedere la sua storia trasformata in una versione live action.
“Ci sono così tanti elementi del tono e della comicità che sono perfetti per l’animazione,” ha spiegato la regista. “È davvero difficile immaginare questi personaggi in un mondo reale. Sarebbe troppo… realistico. Non funzionerebbe per me.” E come darle torto? L’universo ipercolorato e frenetico di KPop Demon Hunters sembra fatto apposta per l’animazione, non per gli effetti speciali.
La creatrice di KPop Demon Hunters rifiuta l’idea di un film live-action: “Sarebbe troppo realistico”

Dalla sua première su Netflix a fine giugno, il film si è trasformato in un autentico fenomeno culturale. È infatti il film più visto nella storia della piattaforma, e la sua colonna sonora ha infranto ogni record: quattro brani nella top 10 della Billboard Hot 100 e il singolo principale, Golden, rimasto al primo posto per otto settimane consecutive. Anche la versione “sing along” uscita nelle sale statunitensi ad agosto ha riscosso un successo strepitoso, incassando 18 milioni di dollari in un solo weekend.
Scritto e co-diretto da Kang insieme a Chris Appelhans, KPop Demon Hunters racconta la doppia vita delle Huntr/x, una band K-pop femminile che, dietro la patina glamour, nasconde un segreto: le sue tre componenti sono guerriere demoniache. Le ragazze si trovano a fronteggiare i Saja Boys, una boy band rivale che in realtà è composta da demoni veri e propri. Un mix di musica, azione e mitologia pop che ha conquistato pubblico e critica.
Anche Appelhans condivide la visione della sua co-regista: “Uno dei grandi vantaggi dell’animazione è che si riescono a creare combinazioni incredibili di elementi,” ha dichiarato alla BBC. “Rumi può essere buffa, poi cantare, fare un calcio rotante all’indietro e lanciarsi nel cielo nello stesso minuto. Questo è il bello dell’animazione: puoi spingerti oltre i limiti.” Il regista ha anche sottolineato come molti adattamenti live action di anime abbiano spesso fallito proprio perché incapaci di mantenere la stessa energia e coerenza visiva.
Secondo Variety, Netflix e Sony sarebbero già in trattative per realizzare un sequel del film. E Kang non nasconde il suo entusiasmo per l’idea, purché resti nel formato animato: “Abbiamo lasciato molte domande aperte,” ha raccontato. “Questa era la storia di Rumi, ma abbiamo preparato retroscena per Zoey e Mira che non sono entrati nel film. Mi piacerebbe esplorare le loro storie in un possibile seguito.”
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