Leonardo DiCaprio ha deciso di rallentare (ed è un bene)

Dall'Oscar vinto per The Revenant Leonardo DiCaprio è diventato sempre più selettivo nei suoi lavori, ma non vuole ancora ritirarsi

Leonardo DiCaprio non ha bisogno di presentazioni: è una delle ultime vere star di Hollywood, uno di quei nomi che, da soli, bastano a riempire le sale. Fin dagli anni ’90 ha costruito una carriera fatta di scelte coraggiose, ruoli intensi e successi travolgenti. Dal giovane Jack Dawson di Titanic — film che ha infranto record e conquistato cuori — al truffatore brillante di Prova a prendermi, fino all’inafferrabile Cobb di Inception, DiCaprio ha dimostrato più volte di essere un attore con la “A” maiuscola.

Eppure, oggi che ha compiuto cinquant’anni, sembra aver deciso di rallentare. Negli anni 2000 e 2010 era praticamente onnipresente sul grande schermo; ora, invece, ogni suo film è un piccolo evento. Dal 2020 a oggi, infatti, ha preso parte a soli tre titoli: la satira apocalittica Don’t Look Up (2021), il dramma storico Killers of the Flower Moon (2023) e il più recente One Battle After Another (2025) di Paul Thomas Anderson, che sta già facendo parlare di sé come uno dei migliori film dell’anno.

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Durante la promozione del film, DiCaprio ha spiegato questa svolta: non ha intenzione di ritirarsi, ma vuole scegliere con cura i progetti a cui dedicarsi. “I premi vanno e vengono. I riconoscimenti, il botteghino vanno e vengono, ma quelle opere d’arte, di cui ancora parli e su cui continui a riflettere, sono i film a cui aspiriamo come attori”, ha dichiarato. Parole che rivelano la mentalità di un interprete ormai interessato più alla sostanza che al clamore.

Questa selettività può sembrare una brutta notizia per i fan, abituati a vederlo spesso, ma ha un lato positivo: ogni sua apparizione diventa più preziosa. Se prima un film con DiCaprio era un appuntamento imperdibile, ora è un vero e proprio evento cinematografico. Basta guardare ai risultati: Don’t Look Up è entrato nella top dei film più visti su Netflix, Killers of the Flower Moon ha consolidato il successo delle produzioni Apple, e One Battle After Another ha trasformato il passaparola in incassi record, il più alto della carriera di Anderson.

C’è anche un’altra considerazione interessante: con il passare del tempo, DiCaprio sembra migliorare. Dopo aver finalmente conquistato l’Oscar con The Revenant (2015), ha regalato un’interpretazione indimenticabile in C’era una volta a… Hollywood, considerata da molti la migliore della sua carriera. Negli anni ’20 ha già collezionato due film candidati come Miglior Film e probabilmente un terzo si aggiungerà a breve. Non male per un attore che, teoricamente, “sta rallentando”.

Il fatto è che Leonardo DiCaprio rappresenta una razza ormai rara: quella delle vere star del cinema, capaci di dare prestigio a un film con la sola presenza. Se continua su questa strada — privilegiando la qualità alla quantità — potremmo trovarci davanti al suo decennio migliore. Meno film, sì. Ma ognuno con il peso di un classico in divenire.

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