Sherlock & Daughter: recensione della serie TV Sky con David Thewlis

David Thewlis scivola così perfettamente nel ruolo del detective privato che è un peccato che non l'abbia mai interpretato prima!

Una brava ragazza arriva dalla California a Londra, si intrufola nella servitù di Sherlock Holmes con l’obiettivo di scoprire chi ha ucciso sua madre. Amelia è tutto fuorché una sprovveduta, ha studiato con alto livello di accuratezza le tecniche investigative di Holmes e piomba nel suo studio quando il detective pieno di stravaganze e pose (già popolarissimo per le sue qualità di geniale intuizione e di flemma alternata a energia), vive un periodo singolare della sua vita. Ahi – e per inciso – afferma di essere sua figlia! Da qui il titolo Sherlock & Daughter. La serie TV è disponibile dal 4 ottobre 2025 in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, ogni sabato su Sky Investigation. Composta da otto episodi, creata da Brendan Foley e diretta da Bryn Higgins, vede David Thewlis (Harry Potter) nei panni del celebre detective, affiancato da un fenomenale alter ego femmina: cioè da Blu Hunt (The New Mutants) che recita nel ruolo di Amelia Rojas.

Sherlock & Daughter – Dopo un incontro burrascoso, il detective chiede alla giovane Amelia di diventare la sua nuova assistente

Brendan Foley e Bryn Higgins ci portano dentro ai segreti dell’investigazione già dalla scena d’apertura. Il detective viene chiamato per capire cosa si nasconde dietro a un rapimento: ma è l’inizio di una lunga pista che sovrappone fili rossi, misteri e deduzioni. La storia drammatica creata da Brendan Foley è sostenuta da interpretazioni vincenti – a partire da quella naturalissima di Thewlis, che sulla scena è un credibilissimo, inappuntabile e leggendario detective. L’altra metà del titolo invece è rappresentato dignitosamente da Blu Hunt che è Amelia Rojas: la giovane donna nativa americana appena arrivata dalla California, su istruzione della madre assassinata. Amelia si presenta a Baker Street affermando di essere la figlia di Sherlock Holmes e rivendicando, quindi, un legame familiare perduto da tempo. Sherlock non crede alla storia della paternità, nondimeno già nel pilot l’uomo afferma di aver bisogno di una nuova assistente…

David Thewlis scivola così perfettamente nel ruolo del detective privato che è un peccato che non l’abbia mai interpretato prima

In montaggio alternato e rapido Bryn Higgins presenta i due protagonisti che per fortuna contribuiscono al successo della serie tv, che vibra anche grazie alle ottime ambientazioni, ai costumi e alle acconciature ottocentesche. Preziose sono le battute affidate a Dougray Scott, che interpreta l’arcinemico di Holmes – il Professor Moriarty. Moriarty fa la sua splendida apparizione nella terza puntata e sposta immediatamente lo spettacolo verso una marcia più spassosa. Divertente è anche Fiona Glascott nei panni di Lady Violet, una vecchia conoscenza di Sherlock che si specializza ufficialmente nell’istruire giovani donne come Clara a unirsi all’alta società britannica e ufficiosamente nel lanciare il suo giudizio altero ovunque. Moriarty e Violet sono davvero due personaggi interessanti, che rischiano persino di rubare la scena a Sherlock e a sua figlia, più prevedibili nei loro comportamenti. Il ritratto di Sherlock è quello a cui più o meno ci hanno già abituato gli altri adattamenti: severo, pungente, talvolta maleducato, eppure Sherlock & Daughter raduna anche numerosi personaggi femminili forti, a partire dalla protagonista che non le manda a dire, letteralmente.

Sherlock & Daughter: valutazione e conclusione

Thewlis scivola così realisticamente e perfettamente nel ruolo del pungente investigatore privato che sembra un peccato che non l’abbia mai interpretato prima. Fonda la profondità d’animo del suo personaggio con tocchi di umorismo, tormento e paura. Lo show è abbastanza affascinante da farci venire voglia di conoscere meglio il personaggio di Amelia. Dalla prima scena riesce a tirarci nell’atmosfera delle avventure di Sherlock Holmes grazie alle splendide interpretazioni del cast e al buon lavoro della parte artistica sonora del nuovo adattamento di Sherlock Holmes. Coinvolge con questo duo composto dalla freddezza britannica del detective e dalla genialità di sua figlia, tale da creare una combinazione simpatica che appaga, soprattutto quando questi due spiriti anticonformisti, accigliati e liberi cadranno in quella sorta di “riservato”, ma evidente, affetto reciproco.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.7

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