Ridley Scott contro Hollywood: “Affogata nella mediocrità”. E difende i suoi film: “Non invecchiano”
Ridley Scott afferma che la maggior parte dei nuovi film sono "una m***a", quindi riguarda i suoi: "Stiamo annegando nella mediocrità"
Ridley Scott non le manda a dire. Il celebre regista britannico, autore di film entrati nella storia come Blade Runner e Alien, ha espresso senza mezzi termini la sua delusione per lo stato attuale dell’industria cinematografica americana. Intervistato al BFI Southbank di Londra, Scott ha spiegato che negli ultimi anni ha scelto di rivedere alcune delle sue opere passate per sfuggire a quella che definisce “una marea di mediocrità”.
“Il numero di film prodotti oggi, a livello globale, è enorme: milioni. Non migliaia, milioni… e la maggior parte è m–a”, ha commentato con la sua consueta schiettezza. Secondo Scott, molti film contemporanei vengono “salvati” solo dagli effetti digitali, perché mancano di solide basi narrative: “Non hanno prima un grande progetto su carta”.

Il regista, oggi 87enne, ha ammesso di essersi sorpreso lui stesso nel rivedere alcuni suoi lavori: “Ho iniziato a guardare i miei film, ed erano davvero buoni. E non invecchiano”. Tra i titoli che ha rivisitato di recente c’è Black Hawk Down, il film di guerra del 2001. “L’ho visto l’altra sera e mi sono chiesto: ‘Come diavolo ho fatto a fare una cosa del genere?’. Ogni tanto capita un bel film, ed è un sollievo sapere che qualcuno là fuori ci riesce ancora”.
Le sue parole non arrivano da un osservatore qualunque. Con oltre 5 miliardi di dollari incassati in tutto il mondo e una carriera costellata di riconoscimenti – tra cui due Primetime Emmy Awards, un Golden Globe e il BAFTA Fellowship – Ridley Scott è uno dei registi più influenti degli ultimi cinquant’anni. Dal debutto con I duellanti nel 1977, passando per Alien nel 1979 e Il gladiatore nel 2000, ha spaziato tra generi diversi mantenendo uno stile personale e riconoscibile.
Il regista è attualmente al lavoro su The Dog Stars, un film di fantascienza post-apocalittico tratto dal romanzo di Peter Heller e scritto da Mark L. Smith e Christopher Wilkinson. Con Jacob Elordi e Margaret Qualley nei ruoli principali, il film è ambientato in un mondo devastato da un virus letale e uscirà nelle sale il 27 marzo 2026.
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