Anna Foglietta: “Oggi mi sento partigiana. A Venezia abbiamo dimostrato che c’è un problema”
L'attrice ha raccontato la tensione e la determinazione vissute alla Mostra del Cinema di Venezia, durante le proteste Venice for Palestine
Anna Foglietta non è mai stata un’attrice che sceglie la via più comoda — e le sue parole al Rumore Festival di Fanpage lo dimostrano con la forza di una dichiarazione d’intenti. Sul palco, visibilmente coinvolta, ha raccontato la tensione e la determinazione vissute alla Mostra del Cinema di Venezia, durante le proteste Venice for Palestine, un momento che lei stessa definisce “storico e necessario”.
“A Venezia l’aria non era per niente bella. Sapevamo che non ci avrebbero fatto passare, ma non potevo accettare di nascondere le bandiere. Se poi non gli va bene, dovranno ammettere che c’è un problema reale,” ha dichiarato.

Il riferimento è agli eventi seguiti alla proiezione di The Voice of Hind Rajab, accolta con 25 minuti di applausi — un record per il festival. Il giorno dopo, invece, il clima è cambiato: controlli serrati e tentativi di bloccare l’esposizione delle bandiere palestinesi. Per Foglietta, quel fermo non è stato una sconfitta, ma un segnale inequivocabile: “È stata un’immagine che dimostra che c’è un problema, che va combattuto, lottato e affrontato.”
Durante la conversazione con Valerio Nicolosi e Annalisa Girardi, l’attrice ha poi allargato lo sguardo, parlando con passione della vicenda della Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria fermata con accuse pesanti ai suoi membri: “Le persone che sono su quelle imbarcazioni rischiano tantissimo. Ora loro sono rinchiuse in carcere di sicurezza, migranti che definiscono terroristi, e il nostro governo li ha definiti irresponsabili.”
Ma, secondo Foglietta, esiste anche un’Italia diversa: quella che non resta a guardare. “C’è un movimento dal basso che si è offerto di difenderli e garantire loro libertà e rispetto. Sono davvero loro i nuovi partigiani del nostro tempo, e l’essere partigiani io l’ho sempre inteso fuori dal tempo.”
E poi, la frase più potente della serata, che è rimbalzata immediatamente sui social: “Io penso che oggi anche io mi posso definire partigiana, lo dico con un profondo senso di orgoglio, perché la mia vita oggi, se non è al servizio dell’atto, conta zero. L’unica cosa che davvero possiamo fare è vivere responsabilmente questo tempo.”