Testa o Croce? – i registi e la protagonista svelano i retroscena della loro ballata western all’italiana [VIDEO]
La nostra intervista alla protagonista femminile e ai registi del film Testa o Croce?
Presentato al Festival di Cannes 2025 nella sezione “Un Certain Regard”, Testa o Croce? è il film di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, autori già apprezzati per Il Solengo e Re Granchio. L’opera nasce come un vero e proprio western pastorale, ambientato nell’Italia postunitaria, tra la fine del brigantaggio e l’inizio della modernizzazione, quando il Circo di Buffalo Bill portava in Europa il mito americano del West.
In questo contesto di instabilità, nuove leggi e nuovi padroni, prende forma la storia d’amore e di fuga di Santino e Rosa, un racconto sospeso tra realtà e leggenda, tra verità e narrazione orale. Con un linguaggio che richiama i grandi western revisionisti, i registi intrecciano la memoria popolare con l’immaginario collettivo, dando vita a un film che riflette sull’identità, sull’emancipazione e sul potere del racconto.
Abbiamo incontrato i due registi e Nadia Tereszkiewicz, protagonista femminile, per farci raccontare la genesi del progetto, l’importanza dei volti e dei caratteri nel loro cinema e la forza di un personaggio come Rosa, vera eroina di questa ballata western all’italiana.
Testa o Croce?: i registi spiegano “l’importanza della fantasia mescolata alla realtà”

Il lavoro sul corpo, l’attenzione ai dettagli – come il corsetto di Rosa troppo stretto – e l’esperienza nella danza hanno contribuito a delineare con precisione il personaggio di Nadia Tereszkiewicz:
«Il cinema per me è iniziato con un intenso lavoro sul corpo, provenendo dal mondo della danza. Come nella vita, puoi dire benissimo qualcosa con le parole, ma il corpo tradisce qualcos’altro. Ed è da questo che siamo partiti per lavorare su Rosa».
Fondamentale anche il ruolo dei costumi, curati da Andrea Cavalletto: “Con Andrea abbiamo ragionato su questo corsetto molto stretto: Rosa vuole liberarsi e il suo percorso di emancipazione parte proprio da quel gesto simbolico”.
Con i registi Matteo Zoppis e Alessio Rigo De Righi la conversazione si è spostata sul valore simbolico degli animali, da Il solengo e Re Granchio fino a Testa o Croce?.
Rigo De Righi spiega: “Credo sia un percorso molto istintivo: in questo film il cavallo non è solo un elemento western imprescindibile, ma quasi un personaggio. A un certo punto aiuta Rosa a ritrovare Santino. È anche un omaggio al mondo naturale che ci circonda, tra mosche, serpenti, rane, corvi e tanto altro“.
Al centro rimane la fantasia che si intreccia con la realtà, il valore dei miti popolari che hanno accompagnato i due autori sin da piccoli: “Siamo cresciuti ascoltando leggende da zie e parenti. Fin dai primi documentari abbiamo lavorato su questi racconti, arricchendoli con fantasia e creatività. Non partiamo mai dal nulla, ma da una storia già narrata per trasformarla in qualcosa di nostro”.
E Rigo De Righi conclude: “Grazie a Testa o Croce?, e a un cast di grande livello, siamo riusciti a mettere in scena una storia che spero arrivi al grande pubblico“.