Renée Zellweger in 10 film, i migliori della sua carriera

10 titoli iconici dell'attrice.

Renée Zellweger è una di quelle attrici che sembrano nate per sorprendere. La sua carriera, iniziata quasi in sordina nei primi anni ’90 con piccoli ruoli in film indipendenti, è diventata una parabola luminosa fatta di trasformazioni continue, scelte ardite e successi che l’hanno resa un punto di riferimento assoluto a Hollywood. Per molti spettatori il suo nome è indissolubilmente legato all’irresistibile Bridget Jones, la donna imperfetta che ha conquistato il mondo con le sue fragilità, le sue gaffe e la sua autenticità. Eppure, sarebbe riduttivo limitare la sua eredità a quel personaggio. Zellweger ha dimostrato di essere una vera camaleontica: capace di passare con naturalezza dalla commedia romantica al dramma più intenso, dal musical alla biografia d’autore. Ha cantato e ballato con magnetismo in Chicago, ha incarnato con ferocia e ironia la contadina Ruby in Ritorno a Cold Mountain, ha dato voce e corpo alla tormentata Judy Garland in una delle interpretazioni più toccanti della sua generazione. Oggi, guardando indietro alla sua filmografia, possiamo scegliere dieci titoli che rappresentano le sue tappe fondamentali: film che non solo raccontano il suo percorso, ma che hanno contribuito a plasmare l’immaginario cinematografico contemporaneo.

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1. Jerry Maguire (1996), di Cameron Crowe

Renée Zellweger - Cinematographe.it

Con Jerry Maguire, Renée Zellweger passa dall’essere una promessa a una stella riconosciuta a livello internazionale. Nei panni di Dorothy Boyd, una segretaria madre single che decide di seguire il suo capo in una folle avventura professionale, l’attrice porta sullo schermo una combinazione di dolcezza, vulnerabilità e determinazione che cattura immediatamente il pubblico. La chimica con Tom Cruise è palpabile, ma ciò che rende Dorothy indimenticabile è la sua autenticità: è una donna normale, con le sue paure e i suoi sogni, che sceglie di rischiare per amore e fiducia. La famosa battuta “Mi avevi già convinta al ciao” è entrata nella cultura popolare, ma ciò che resta davvero è la forza emotiva che Zellweger infonde al personaggio. Questo ruolo le spalanca le porte di Hollywood, segnando l’inizio di una carriera luminosa.

2. Il diario di Bridget Jones (2001), di Sharon Maguire

Con Bridget Jones, Renée Zellweger compie una metamorfosi memorabile. Accolta inizialmente con scetticismo dalla stampa britannica per l’accento e la trasformazione fisica, l’attrice zittisce tutti con un’interpretazione che va oltre il personaggio: diventa un fenomeno culturale. Bridget non è perfetta, non è un’eroina idealizzata, ma è vera: sbaglia, cade, si rialza, ama disperatamente. Zellweger ingrassa per il ruolo, si lascia andare senza paura al ridicolo e trova così la chiave per conquistare il cuore di milioni di spettatrici che si sono riconosciute in lei. La sua performance le vale una nomination all’Oscar e consacra definitivamente la sua fama mondiale. Oggi Bridget resta forse il personaggio più iconico della sua carriera, quello che ha cambiato il modo di raccontare le donne al cinema.

3. Chicago (2002), di Rob Marshall

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In Chicago, Zellweger mostra il lato più sorprendente della sua versatilità. Roxie Hart, l’aspirante starlet cinica e seducente, è un personaggio che richiede canto, danza e recitazione ad altissimo livello: sfida che Renée affronta con un’energia magnetica. Il musical, girato con uno stile innovativo da Rob Marshall, diventa un trionfo internazionale e conquista l’Oscar come Miglior Film, portando Zellweger a un passo dalla statuetta personale. La sua Roxie è fragile e ambiziosa, ironica e manipolatrice, una miscela esplosiva che lei interpreta con carisma assoluto. La critica resta colpita dal suo coraggio e dalla sua capacità di reinventarsi, mentre il pubblico si innamora del suo fascino ipnotico.

4. Ritorno a Cold Mountain (2003), di Anthony Minghella

Con Ruby Thewes, Renée Zellweger ottiene il suo primo Oscar, confermando di essere una delle migliori attrici della sua generazione. In Ritorno a Cold Mountain, ambientato durante la Guerra Civile americana, interpreta una donna dura e pragmatica, capace di affrontare le difficoltà della vita con coraggio e ironia. La sua Ruby è un personaggio che si oppone alla fragilità della protagonista, creando un contrasto perfetto che arricchisce il film di Minghella. L’attrice dona al ruolo un’energia contagiosa, rendendolo indimenticabile e conquistando la critica internazionale. La vittoria dell’Oscar come Miglior attrice non protagonista consacra definitivamente il suo talento, mostrando come Zellweger sappia dominare anche il dramma storico.

5. Cinderella Man – Una ragione per lottare (2005), di Ron Howard

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Accanto a Russell Crowe, Zellweger interpreta Mae, la moglie del pugile James J. Braddock, protagonista della più incredibile storia di riscatto sportivo durante la Grande Depressione. In Cinderella Man, la sua interpretazione non è mai accessoria: Mae rappresenta la colonna portante della famiglia, la forza silenziosa che sostiene il marito nei momenti più duri. L’attrice infonde al personaggio una dolcezza decisa, capace di trasformare un ruolo tradizionalmente “di contorno” in un elemento fondamentale della narrazione. La critica apprezza la sua intensità e la capacità di dare profondità a un film che unisce dramma storico e cinema sportivo.

6. Miss Potter (2006), di Chris Noonan

In Miss Potter, Zellweger interpreta la scrittrice Beatrix Potter, creatrice di Peter Rabbit e di alcuni dei racconti per l’infanzia più amati al mondo. L’attrice porta sullo schermo un ritratto delicato e toccante di una donna libera, indipendente e determinata in un’epoca che non lasciava spazio alle ambizioni femminili. La sua interpretazione è un inno alla creatività e alla resilienza, capace di restituire la complessità di un’artista che seppe trasformare i suoi sogni in opere immortali. La dolcezza con cui Renée tratteggia il legame tra Beatrix e i suoi personaggi immaginari aggiunge una dimensione quasi magica al film. In Italia, il film fu accolto con calore soprattutto dal pubblico più sensibile, diventando un piccolo gioiello biografico.

7. Case 39 (2009), di Christian Alvart

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Con Case 39, Zellweger esplora un territorio poco frequentato: l’horror-thriller. Nei panni di Emily Jenkins, un’assistente sociale che si imbatte in un caso inquietante, l’attrice regala un’interpretazione intensa, capace di trasmettere paura, fragilità e coraggio. Il film gioca su atmosfere cupe e tensione psicologica, mettendo la protagonista al centro di un incubo che sembra senza via d’uscita. Pur non essendo un grande successo di critica, la performance di Zellweger dimostra ancora una volta la sua capacità di adattarsi a generi diversi e di rendere credibile ogni ruolo. In Italia, il film trovò un pubblico fedele tra gli appassionati del genere. La sua Emily è un personaggio combattuto, che vive sulla pelle il terrore e la confusione, restando una delle prove più insolite e interessanti della sua carriera.

8. Bridget Jones’s Baby (2016), di Sharon Maguire

Bridget torna, e Renée Zellweger con lei. In Bridget Jones’s Baby, l’attrice riprende dopo anni il personaggio che l’ha resa celebre, ma lo fa con una maturità nuova. La Bridget di questo film è più adulta, alle prese con la maternità e con nuove incertezze, ma conserva intatta la sua ironia e la sua irresistibile vulnerabilità. Zellweger riesce a restituire freschezza a un personaggio che poteva apparire logoro, trasformando il ritorno in un vero evento cinematografico. Il film ottiene grande successo, confermando l’enorme affetto del pubblico verso Bridget. In Italia, come altrove, l’uscita diventa un appuntamento imperdibile per i fan della saga. Questo capitolo dimostra che Bridget, con tutte le sue goffaggini e le sue paure, resta una figura universale capace di parlare a tutte le generazioni.

9. Judy (2019), di Rupert Goold

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Con Judy, Renée Zellweger raggiunge la vetta assoluta della sua carriera. Nei panni della leggendaria Judy Garland, offre una performance di trasformazione totale: non una semplice imitazione, ma un ritratto emotivo profondo e commovente. L’attrice studia voce, movimenti, fragilità della Garland, restituendo al pubblico il ritratto di una donna tormentata ma ancora luminosa. La sua interpretazione, struggente e potente, le vale il secondo Oscar, questa volta come Miglior attrice protagonista. Judy è un film che colpisce al cuore, e Zellweger lo porta sulle sue spalle con un’intensità che lascia senza parole. In Italia, la sua performance viene celebrata come una delle migliori degli ultimi anni, confermando Renée come un talento unico e irripetibile.

10. Empire Records (1995), di Allan Moyle

Prima del successo globale, Zellweger lascia il segno in Empire Records, commedia generazionale ambientata in un negozio di dischi indipendente. Nei panni della spensierata e ribelle Gina, porta sullo schermo la freschezza e l’energia tipica della sua gioventù artistica. Sebbene non protagonista, la sua presenza è magnetica e già mostra il carisma che la renderà celebre. Il film, inizialmente poco notato, diventa negli anni un cult, amato da chi è cresciuto negli anni Novanta. In Italia fu distribuito in maniera limitata, ma col tempo è stato riscoperto come un piccolo gioiello pop. Per Zellweger rappresenta una tappa fondamentale: la dimostrazione che, anche nei ruoli minori, la sua personalità sapeva emergere e lasciare il segno. È il preludio perfetto ai grandi successi che l’avrebbero consacrata di lì a poco.

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