I 10 film preferiti di Stephen King
Il Maestro dell'horror ha rivelato sui social la sua personale lista di film favoriti.
Stephen King ha deciso di aprire il suo personalissimo scrigno cinematografico, rivelando sui social la lista dei dieci film che ama di più. Lo scrittore del Maine, 77 anni, autore horror tra i più prolifici e tradotti al mondo, non ha soltanto svelato i suoi gusti da spettatore, ma ha anche indirettamente indicato quali siano gli adattamenti migliori tratti dalle sue opere.
La top 10 di Stephen King

Nella top ten, pubblicata su X, trovano posto autentici pilastri della storia del cinema. Dal capolavoro gangster Il Padrino – Parte II di Francis Ford Coppola al blockbuster che ha inaugurato la stagione degli incassi miliardari, Lo Squalo di Steven Spielberg. E ancora, l’intramontabile Casablanca con Humphrey Bogart, il duro Mean Streets di Martin Scorsese, fino a un altro gioiello spielberghiano, Incontri ravvicinati del terzo tipo. Completano il gruppo Il tesoro della Sierra Madre di John Huston, il noir La fiamma del peccato e tre titoli che riflettono i gusti più personali di King: il thriller Sorcerer di William Friedkin, il drammatico action The Getaway di Sam Peckinpah e la commedia cult Ricomincio da capo con Bill Murray.
Lo scrittore ha tenuto a precisare che, per correttezza, non ha incluso alcun film tratto dalle sue opere. Tuttavia, ha indicato quattro titoli che considera speciali: Misery non deve morire, Le ali della libertà, Il miglio verde e Stand by Me – Ricordo di un’estate. Una sorta di classifica ufficiosa dei suoi adattamenti preferiti, tutti lavori che hanno lasciato un segno indelebile nel cinema contemporaneo. Due di questi portano la firma di Rob Reiner: il toccante Stand by Me, tratto dal racconto The Body, che racconta l’amicizia di quattro ragazzi in un viaggio di formazione, e l’angosciante Misery, in cui Kathy Bates — premiata con l’Oscar — incarna la fan ossessiva che tiene in ostaggio il suo scrittore preferito.
Gli altri due capolavori citati sono stati diretti da Frank Darabont. Le ali della libertà, inizialmente accolto senza clamore, è oggi universalmente considerato uno dei film più amati di sempre, grazie alla sua narrazione potente e al messaggio di speranza. Il miglio verde, uscito cinque anni dopo, ha invece emozionato milioni di spettatori con la sua commistione di dramma carcerario e soprannaturale, regalando al pubblico un racconto di dolore, ingiustizia ma anche di miracoli.
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