Margaret Qualley e il trauma generazionale scatenato da The Substance: “ho affrontato tutta la mia m…a e la m…a di mia madre”
Oltre a The Substance, Qualley è impegnata in diversi progetti.
A un anno dalla presentazione a Cannes e dal successo nella stagione dei premi, The Substance continua a essere oggetto di riflessioni. Margaret Qualley, protagonista nel ruolo di Sue, la versione giovane dell’attrice Elizabeth interpretata da Demi Moore, ha raccontato a Cosmopolitan che il film è stato per lei un’esperienza complessa e intensa, paragonandola a “entrare nell’occhio del ciclone”.
Margaret Qualley e il trauma da The Substance

Margaret Qualley ha spiegato che il progetto l’ha costretta a confrontarsi con “generazioni di traumi” legati alla propria famiglia, inclusa la madre, l’attrice Andie MacDowell. Ha descritto il personaggio come una sorta di “giovane fembot idilliaca”, sottolineando che la pellicola non rappresenta un punto di riferimento positivo per comprendere la femminilità, avendo secondo lei tratti “piuttosto maschili”.
L’attrice ha anche elogiato Demi Moore, definendola una persona “forte, saggia, ma anche delicata e permeabile”, e raccontando di aver instaurato con lei un rapporto di amicizia profondo.
La copertina di Cosmopolitan dedicata a Margaret Qualley per il numero del 60° anniversario richiama un precedente familiare: MacDowell era già apparsa sulla rivista nel settembre 1982.
Oltre a The Substance, Margaret Qualley è impegnata in diversi progetti. In Honey Don’t! lavora nuovamente con Ethan Coen e Tricia Cooke, interpretando una detective queer che indaga su una setta. Ha descritto il personaggio come “pieno di potere, intelligente e sexy”. L’attrice è inoltre nel cast di Happy Gilmore 2, Blue Moon — che ha definito “un’esperienza che mi ha cambiato la vita” — e Huntington.
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