Ilona Staller contro il taglio del vitalizio parlamentari: l’ex pornodiva ha chiesto 10 milioni di risarcimento

Cicciolina non molla: “Mi avete tolto il vitalizio, ora pagate voi".

Ilona Staller, ex pornostar conosciuta come Cicciolina ed ex deputata radicale, scalda gi animi. Ma stavolta non c’entrano scandali, provocazioni o i suoi trascorsi sul set . La battaglia è tutta legale. E riguarda il vitalizio che le spettava come parlamentare eletta alla Camera dal 1987 al 1992. Un assegno che, dopo la delibera del 2018 firmata da Roberto Fico, è stato drasticamente ridotto. Ora Ilona chiede il conto: 10 milioni di euro di risarcimento per danni, che – dice – verranno devoluti in beneficenza.

Ilona Staller si schiera contro il taglio dei vitalizi

Ilona Staller ha chiesto 10 milioni di risarcimento per il taglio dei vitalizi - Cinematographe.it

L’ex Cicciolina è in ricca compagnia. Il suo nome è uno dei circa 900 ex parlamentari che hanno fatto ricorso contro il taglio dei vitalizi deciso durante il governo M5S. Ieri si è riunito il Collegio d’appello di Montecitorio per riesaminare la delibera. Si tratta di una questione esplosiva, sospesa tra diritto acquisito, privilegi della casta e volontà politica di fare piazza pulita.

Il caso di Ilona Staller, però, ha un peso simbolico. Per anni ha dichiarato di aver fatto affidamento su quel vitalizio, tanto da contrarre un mutuo contando su entrate fisse. Oggi parla di “violazione della tutela dell’affidamento”, formula giuridica che il suo avvocato, Luca Di Carlo, ha tradotto in numeri: dieci milioni, come indennizzo per il danno subito.

Ilona Staller ha chiesto 10 milioni di risarcimento per il taglio dei vitalizi - Cinematographe.it

“È una questione delicata, preferisco che a parlare sia il mio legale”, ha dichiarato Staller ai giornalisti. E l’avvocato non ha perso tempo: “Il risarcimento andrà agli ospedali, se verrà concesso”. Ma al momento resta un condizionale grosso come un palazzo. Il giudizio è in corso, e il Parlamento difficilmente mollerà il colpo senza combattere.

Ilona, comunque, non si arrende. Dopo 10 anni di battaglie legali, continua a considerare quel vitalizio un diritto, non un privilegio. E ora rilancia: se lo Stato le ha tolto qualcosa, dovrà pagare. Magari con interessi.

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